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QUALI SONO LE ATTUALI POTENZIALITÀ DEL DOLCETTO? LO SPIEGA UNA INDAGINE DI MERCATO “LA NUOVA IMMAGINE PER IL DOLCETTO PIEMONTESE” DELL’ISTITUTO PER IL MARKETING AGROALIMENTARE DELLA REGIONE PIEMONTE

Secondo un’indagine di mercato dell’Istituto per il Marketing Agroalimentare della Regione Piemonte, il Dolcetto ha bisogno di una decisa operazione di “maquillage”, come suggerisce anche il titolo della ricerca: “nuova immagine per il dolcetto piemontese”.

I dati quantitativi raccolti da Nielsen, attraverso un focus group a Milano e a Torino, nel primo trimestre 2008, hanno evidenziato, infatti, che il cambiamento dei gusti e delle abitudini di consumo, il calo delle vendite nelle enoteche e nella ristorazione, oltre alla concorrenza dei vini del Sud mettono in difficoltà i vini piemontesi, e in particolare il Dolcetto. Ciononostante, sul mercato il Dolcetto ha una collocazione media, se non addirittura medio-alta ed è opinione diffusa tra i “sondati” che il Dolcetto si situi sullo stesso livello del Chianti.

Il Dolcetto può contare su una buona distribuzione negli iper/supermercati e sull’ottima reputazione di cui godono tutti i vini piemontesi in Italia. Ma esistono fattori di rischio come il generale calo del consumo di vino nel nostro Paese, la richiesta di vini considerati più moderni e di tendenza, la concorrenza dei vini toscani e del sud Italia.

La vendita del Dolcetto si effettua specialmente nella grande distribuzione. Il canale iper/super copre, infatti, il 49% dei volumi del vino piemontese (le regioni del Nord-Ovest rappresentano l’89% del mercato del Dolcetto), e se nel 2008 questa voce ha segnato un aumento del 6%, la ristorazione e le enoteche hanno registrato un forte calo.

La “famiglia” del Dolcetto comprende nelle Langhe 6 denominazioni distinte (13 in tutto il Piemonte), ciascuna con caratteri suoi propri, ma scarsamente conosciuta nelle sue peculiarità, come evidenzia la ricerche di mercato.

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