Per il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia parlare di vino, in tempi che condannano il “suo” decreto sulle quote latte, è quasi un sollievo. Ma si tratta, in ogni caso, di brutte notizie: i produttori vinicoli lamentano di non riuscire a districarsi tra la burocrazia necessaria per avviare la trasformazione dei propri vini da Doc e Igt a Dop e Igp, come previsto dall’Ocm vino, approvata nel 2008 dalla Commissione Europea e in vigore dal prossimo 1 agosto.
“Ho sempre espresso - ha detto Zaia rispondendo ad una domanda di Winenews - la mia contrarietà a quel negoziato. E’ stato un pessimo negoziato come quello fatto per il settore bieticolo-saccarifero, che non siamo stati in grado di difendere”, ha aggiunto bocciando congiuntamente l’opera dei suoi due predecessori al dicastero di Via XX Settembre, Paolo De Castro e Gianni Alemanno.
Il ministro è consapevole delle difficoltà dei produttori e, per evitare ulteriori difficoltà in futuro, invita produttori e consorzi ad approfittare della procedura semplificata, “noi mettiamo a disposizione il Ministero e il Comitato Nazionale Vini - ha spiegato - per consentire a tutti di chiudere le pratiche il più velocemente possibile”. Il timore è che i veri guai arriveranno dopo il 1 agosto, “quando ci saranno nuovi nomi da mettere a denominazione” ha chiuso Zaia.
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