I malumori ingenerati dalla prima bozza di decreto legge del Ministero delle Politiche Agricole sui cambiamenti in fatto di controlli per i vini Igp (oggi Igt), che prevedeva un passaggio immediato entro agosto al regime in vigore per Doc-Docg (prossime Dop), segnalati da WineNews, uno dei pochi organi di stampa che ha informato sul problema, hanno generato un primo risultato: il Ministero ha adottato un atteggiamento più flessibile e presenterà alla conferenza Stato-Regioni una bozza di decreto decisamente più razionale e graduale.
“Il nuovo regime di controllo si applicherà alle nuove Dop/Igp - spiega Ottavio Cagiano, direttore Federvini - e noi dovremo uniformarci a quanto dettato dalla nuova Ocm, ma questo percorso sarà graduale, e non saremo costretti immediatamente dal primo di agosto ad andare a contare le foglie dei vigneti a Igt”.
Il Ministero sembra quindi aver preso atto della delicatezza della materia, tornando sui suoi passi e soprattutto andando incontro alle esigenze della filiera: “non c’è dubbio - continua il direttore di Federvini - che attualmente le Igt non sono una sorta di “terra di nessuno” dove non vigono regole e controlli. Andare incontro al nuovo senza tenere minimamente in considerazione quanto già è stato fatto avrebbe soltanto aumentato la confusione, in una fase in cui invece, c’è bisogno di un adeguato e graduale processo di avvicinamento in grado di non causare criticità inutili per il comparto produttivo”.
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