Il cinema rappresenta il mezzo più efficace e d’effetto per promuove una nuova consapevolezza critica nella cultura alimentare, mostrando film, cortometraggi, documentari e serie tv che sviluppino un discorso originale sul cibo - le pulsioni e le perversioni, le implicazioni identitarie e quelle affettive - sui problemi dell’agroalimentare - dagli effetti economici e sociali alle ricadute ambientali - e sulla memoria gastronomica come patrimonio da salvare. Raccontare il cibo con il cinema, attraverso incontri, degustazioni e proiezioni in “Gustorama”: è questa la mission di “Slow Food on film”, il Festival Internazionale prodotto dalla Cineteca Comunale di Bologna, che unisce creatività culinaria e arte cinematografica, di scena a Bologna dal 6 al 10 maggio.
Tantissimi gli eventi interessanti e curiosi, in programma all’edizione n. 2 del Festival Slow Food: primo fra tutti, la proiezione in anteprima assoluta in Italia di “Terra Madre”, il film con il quale uno dei più grandi registi del cinema italiano, Ermanno Olmi, racconta cosa fanno e da dove arrivano le genti contadine che compongono la rete mondiale delle comunità del cibo di Slow Food.
Ma al cinema Lumière o alla Cineteca, al Mambo o lungo le vie della Manifattura delle Arti, a “Slow Food on film” ce n’è davvero per tutti i gusti, dai cicli tematici come “Un film nel piatto” e “Il mondo perduto”, alle rassegne dedicate ai cortometraggi e alle fiction Tv, fino ai film dell’ultima stagione che hanno meglio raccontato il variegato mondo della gastronomia.
Le pellicole in calendario sono state selezionate tra le 234 pervenute alla giuria del Festival e saranno accompagnate da iniziative fuori dalle sale cinematografiche che spaziano dalle degustazioni “slow” ai mercatini di alimenti artigianali, ai laboratori per le scuole e ai pranzi ufficiali di apertura e chiusura della manifestazione. Tra le novità anche le proiezioni quotidiane in “Gustorama”, pensate per aggiungere una nuova dimensione sensoriale, quella del gusto ovviamente, all’esperienza dei cinespettatori. Tra le new entry, infine, anche lo spazio “Food reports” dedicato alle inchieste televisive, e la rassegna “Food nightmars”, che, a notte fonda, giocherà tra horror, cartoon e B-movie da drive-on incentrati sulle paure più ataviche legate al cibo.
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