Quest’anno sarà difficile anche per le esportazioni di vini italiani, a causa della contrazione del commercio estero provocata dalla crisi. Per far ripartite il made in Italy, il sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico Adolfo Urso ha invitato a contrastare il protezionismo concludendo il Doha Round, il ciclo delle trattative sulla liberalizzazione degli scambi mondiali. “Il 2009 sarà un anno difficile: nei soli Stati Uniti molti ristoranti ed enoteche sono stati costretti a chiudere”, ha sottolineato Urso nel suo intervento nell’assemblea dell’Unione Italiana Vini.
“Per far fronte a questo stallo - ha suggerito - è necessario opporsi a qualsiasi rigurgito protezionista e chiudere al più presto il Doha round”. Per il G8 il sottosegretario ha assicurato che l’Italia insisterà per rilanciare il negoziato multilaterale. Urso ha ricordato come l’Italia produca il 17% del vino a livello mondiale e il 30% a livello europeo e come già a gennaio 2009 l’export complessivo del made in Italy extra Ue è sceso del 29,9%, con tonfi in Brasile (-44,3%) e in Russia (-41,2%).
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