“Che le imprese agricole debbano sostenere i costi per i controlli sanitari è una indiscriminata azione vessatoria nei confronti degli operatori italiani, peraltro in una situazione congiunturale per nulla favorevole: è per questo motivo che richiediamo ufficialmente una sostanziale rivisitazione del decreto legislativo 194/2008 e la sospensione dei pagamenti che le Aziende sanitarie locali stanno già richiedendo alle imprese agricole”. E’ la richiesta firmata dai presidenti delle centrali cooperative agricole (Fedagri-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare, Agci-Acrital, Unci) per denunciare la situazione di forte criticità venutasi a creare con l’introduzione del Decreto Legislativo 194/2008, con il quale l’Italia obbliga gli operatori del comparto alimentare a sostenere il costo dei controlli sanitari previsti dal Regolamento Comunitario n. 882/2004.
La richiesta è contenuta in una lettera che è stata inviata a 7 Ministri del Governo italiano: Affari Esteri; Politiche Europee; Giustizia; Economia e Finanze; Lavoro, Salute e Politiche Sociali; Politiche Agricole; Rapporti con le Regioni.
“Le nostre aziende - prosegue la lettera - sono poste in una situazione di svantaggio competitivo rispetto alle altre imprese europee È infatti una peculiarità tutta italiana l’aver deciso di garantire la copertura dei controlli facendo ricorso non alla fiscalità generale, ma introducendo una vera e propria tassa che pone, come già altre volte è accaduto, il dubbio sulla imparzialità richiesta dal regolamento, dal momento che si profila una situazione in cui il controllore viene pagato dal controllato”.
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