Il momento difficile per l’ortofrutta italiana continua: a preoccupare è, in primo luogo, l’andamento di mercato di pesche e nettarine, con il crollo dei prezzi alla produzione. Il presidente di Fedagri-Confcooperative Paolo Bruni - che ha accompagnato oggi il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia in visita allo stabilimento della cooperativa Conserve Italia (la potenzialià di materia prima lavorata - pomodoro, pere, pesche, piselli, fagiolini e fagioli - è di 300.000 tonnellate; 230.000 sono le tonnellate di prodotti finiti spediti, commercializzati con i marchi Valfrutta, Cirio e De Rica) - parlando della crisi del mercato delle drupacee, ha dichiarato: “gli agricoltori oggi per comprare un caffè debbono raccogliere ben 6 kg di pesche. È pari infatti solo a 20 centesimi di euro il prezzo che viene riconosciuto agli agricoltori per ogni chilo di pesche”.
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