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INCERTEZZA PER LA SOSTENIBILITÀ E IL RITMO DELLA RIPRESA NEL 2010. PER I COLOSSI DEL VINO E DEI DISTILLATI PERNOD RICARD E DIAGEO SARANNO SOPRATTUTTO 12 MESI DI SFIDA

L’industria delle bevande, per il gigante del vino e dei distillati, Pernod Ricard avrà un 2010 duro. La società francese ha previsto una fase di stagnazione complessiva per l’industria dei vini e degli alcolici, nei prossimi 12 mesi, allineandosi alle previsioni fatte da un altro gigante del vino e dei distillati, la Diageo.
Pernod Ricard ha registrato profitti positivi negli spiriti, grazie al suo marchio di vodka Absolut; i suoi maggiori marchi di vino hanno sofferto sia sul fronte dei rivenditori che su quello distributori, occupati a ridurre le scorte in risposta alla crisi economica. Lo Champagne Perrier Jouet, è stato quello più colpito, con un calo del 13% in volumi; il marchio più economico, Champagne Mumm, ha registrato una leggera crescita in volume su tutti i mercati, tranne che nelle Americhe.
Le cifre seguono i risultati annuali di Diageo, secondo i quali le vendite dei premium wine stanno vivendo tempi duri. Per l’amministratore delegato di Daigeo Paul Walsh “mentre l’economia globale sembra essersi stabilizzata, c’è ancora incertezza per quanto riguarda la sostenibilità e il ritmo di un eventuale ricupero. Il 2010 sarà una sfida impegnativa”.
Anche per Diageo, che possiede i marchi del vino Barton & Guestier, Piat d’Or e Blossom Hill, le vendite dei premium wine sono state duramente colpite dalla crisi, che ha frenato la spesa dei consumatori, con una flessione dei profitti ricavati dalla vendita dei vini del 5%, contenuta grazie soprattutto a misure di riduzione dei costi. Una crisi che ha trovato il suo fulcro principale negli Stati Uniti, dove i vini sopra i 25 dollari sono stati i più colpiti, costringendo Diageo a lanciare nuovi prodotti sotto i 10 dollari.
“La performance dei vini nel clima generale di crisi - ha spiegato Walsh - rimarrà debole anche nel 2010 rispetto agli spiriti”.
Fonte: www.decanter.com

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