Tutti insieme e una sola regola da rispettare: via i vestiti e completamente nudi. E’ questa la performance firmata dall’artista americano Spencer Tunick e promossa da Greenpeace per mobilitare l’opinione pubblica sulla gravità dei cambiamenti climatici, di scena il 3 e 4 ottobre in una casa vinicola nel sud della Borgogna, dove gli impatti del riscaldamento globale stanno mettendo in pericolo la produzione dei prestigiosi vini francesi. A oltre due mesi all’inizio dei negoziati di Copenaghen, Greenpeace e Tunick invitano chiunque a registrarsi e partecipare all’evento (info: www.greenpeace.fr/tunick).
Secondo il rapporto di Greenpeace “Impacts of Climate Change on Wine in France”, infatti, con un aumento delle temperature oltre i due gradi centigradi, la Francia dovrà affrontare un drastico spostamento verso nord di numerosi ecosistemi, con gravi effetti per la produzione vinicola. Conseguenza, entro il 2100 si stima che le aree vinicole si sposteranno a nord di 1.000 chilometri.
“Per i viticoltori francesi l’impatto sulla produttività dovuto a siccità, ondate di calore e temporali sempre più intensi è già una realtà - sottolinea Anaiz Parfait, responsabile della campagna clima di Greenpeace Francia - l’aumento delle temperature ha già provocato un aumento di zucchero e della gradazione alcolica che possono modificare la complessità aromatica dei vini francesi”. Per Francesco Tedesco della Campagna Clima di Greenpeace Italia, “se non agiamo ora l’umanità e il nostro patrimonio culturale sono condannati, dobbiamo tutti far sentire la nostra voce, o lasciar “parlare” il nostro corpo, per spronare i leader del mondo a salvarci dagli impatti del clima. Le incredibili opere di Spencer Tunick hanno proprio lo scopo di mobilitare l’opinione pubblica in vista del summit di Copenaghen”.
“Che si tratti di vino, granturco, riso o grano - spiega Tunick le attività agricole sono messe a rischio dai cambiamenti climatici. La natura sta perdendo la capacità di fronteggiare l’aggressività dell’uomo. Con il mio lavoro spero di portare l’attenzione sulla vulnerabilità della nostra esistenza”. Da oltre 15 anni le opere di Tunick simboleggiano la relazione tra il genere umano e la natura. In tutto il mondo l’artista ha realizzato oltre 75 “body landscape” nel cuore di aree urbane o naturali, utilizzando centinaia di modelli completamente nudi. Con Greenpeace, Tunick ha già realizzato un’installazione cui hanno partecipato, spogliandosi, sui ghiacciai svizzeri, centinaia di persone.
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