“Vogliamo sostenere gli imprenditori che hanno fatto grande il vino Montefalco investendo il loro danaro, il loro tempo e la loro professionalità”. A parlare è il Sindaco di Montefalco Donatella Tesei, ormai pronto oggi ad “Enologica 30”, di scena nella storica cittadina umbra, dal 17 al 20 settembre, tradizionale appuntamento con il Sagrantino - che quest’anno compie 30 anni di Docg - organizzato dal Comune di Montefalco, con il patrocinio di Ministero delle Politiche Agricole, Regione Umbria e Provincia di Perugia.
Un sostegno quello del Comune di Montefalco ancora più sentito quest’anno, alla luce della proroga stabilita dalla Regione Umbria di vietare fino al 2012 nuovi impianti di Sagrantino Doc: “negli ultimi anni abbiamo assistito all’aumento del numero sia di cantine che di ettari - spiega il sindaco, secondo cui la misura presa dalla Regione doveva essere presa prima - e affiancheremo ancora di più gli imprenditori aiutandoli a fare marketing”.
Sulla stessa lunghezza d’onda, l’assessore al turismo di Montefalco Daniela Settimi, secondo cui “tutte le realtà imprenditoriali, piccole e grandi, vanno difese in questo particolare momento, rispetto a queste leggi che sono un po’ dure e restrittive”. Oggi le cantine sono 96, aumentate in 5 anni di oltre il 70%, di cui la maggior parte non hanno avuto il tempo nemmeno di vinificare.
L’opinione - Marco Caprai: “non basta la proroga del divieto di nuove vigne di Sagrantino ...”
“La misura è tardiva, insufficiente e non cambia lo stato delle cose perché lascia ai produttori il costo di un’errata programmazione con tutte le responsabilità del caso”: commenta così l’imprenditore del vino Marco Caprai, la proroga accolta dalla giunta della Regione Umbria del divieto fino al 2012 di impiantare nuovi vigneti di Sagrantino Doc.
Una misura nata dal fatto che c’è troppo Sagrantino invenduto nelle cantine e il prezzo delle uve negli ultimi anni è crollato. “La proroga è un pagliativo - spiega l’imprenditore - cerchiamo piuttosto di trovare una strategia che sia più incisiva per poter permettere ai produttori il loro giusto percorso, perché programmazione e promozione sono compiti della Regione”.
Secondo Caprai, altri fattori come l’attuale crisi economica mondiale hanno concorso a questa situazione di emergenza, ma la quintuplicazione degli impianti dei vigneti a Sagrantino, tra il 2000 al 2005, pone pesanti interrogativi su 150 milioni di euro investiti per costruire un aumento di capacità produttiva senza pensare al mercato. Secondo Caprai, nel caso della denominazione di Montefalco, “negli anni qualcuno ha pensato di distribuire i frutti senza aver partecipato alla semina”.
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