“Il 19 ottobre ci sarà un Consiglio d’Europa strategico per l’agricoltura italiana e per quella dell’Europa tutta. Non sono in gioco solo il latte e il destino degli allevatori, ma anche il futuro dell’agricoltura di qualità. Non ci muoveremo fino a quando verrà data risposta alle nostre richieste, che sono per noi inderogabili”. Così il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia, nel Forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione di Cernobbio.
“La partita che si sta giocando riguarda tutta l’agricoltura. Nel Consiglio ci aspettiamo che passi la sostanza del documento sottoscritto da 21 paesi a Vienna: un budget adeguato, pari a 300 milioni di euro, l’aiuto privato all’ammasso dei formaggi, il sostegno alla battaglia italiana sull’origine e l’etichettatura dei prodotti. Questa è la nostra piattaforma e per questa ci batteremo”.
“Noi siamo per le polemiche anche dure ma nel rispetto dell’intelligenze di chi aderisce alle varie associazioni, e ai movimenti vorrei dire che chi mette in relazione l’applicazione della legge 33 e la crisi del latte racconta bugie e non è un interlocutore serio”.
“L’identità e la trasparenza sono per noi la vera stella polare della nostra politica agricola. Non siamo più disposti - ha sottolineato in un altro passaggio del suo intervento Zaia - a giocare in un mercato senza rete, vista la concorrenza sleale che ci troviamo costretti dover affrontare. Slealtà che passa per un vero e proprio dumping, economico e sanitario”.
“Difenderemo fino in fondo il nostro Made in Italy da quei furfantoni che ci portano via 9 prodotti su 10 con l’Italian sounding e le falsificazioni”.
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