La sostenibilità della viticoltura, la tecnologia che mira ad aumentare la qualità e ridurre i costi, le nuove forme di packaging più “eco-friendly”: ecco gli argomenti alla base di Simei (salone internazionale delle macchine per l’enologia e l’imbottigliamento) ed Enovitis, (salone internazionale delle tecniche per la viticoltura e l’olivicoltura), l’evento più importante a livello mondiale, dal 24 al 28 novembre a Fiera Milano, organizzato dall’Unione Italiana Vini. Si guarda al presente e al futuro del mercato delle macchine per la vigna e la cantina, partendo dai buoni risultati del 2008, quando iniziavano a soffiare i primi venti di crisi, nonostante i quali le macchine e le attrezzature per il vigneto made in Italy avevano fatto segnare un +17% sul 2007, con un fatturato all’export di 1,4 miliardi di euro (dati Istat), e quelle per l’imbottigliamento e l’enologia avevano contenuto la flessione in un -2%, per un export di 1,7 miliardi di euro. Dati che dimostrano come quello della tecnologia applicata alla filiera del vino sia un mercato che dà ancora segni di vivacità a livello mondiale. E in Italia? Quello del 2009 è stato un mercato “pazzo”, spiega Alessandro Salvestrini, responsabile commerciale di Volentieri Pellenc, azienda tra le più importanti del settore. “Abbiamo raggiunto il nostro budget, ma la fortuna è stata avere macchine pronte al momento delle richieste dei produttori, avvenute tutte all’ultimo tuffo, soprattutto per l’incertezza economica. Ma l’approccio alla meccanizzazione del vigneto è migliorato, grazie all’innovazione e all’innalzamento delle garanzie sulla qualità”.
Info: www.simei.it, www.enovitis.it
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