Il Dolcetto di Diano D’alba è diventata Docg, con l’approvazione all’unanimità del Comitato Vitivinicolo Nazionale del 27 gennaio. La Docg “Dolcetto di Diano d’Alba” o “Diano d’Alba” ha attualmente un superficie di 300 ettari, con una produzione rivendicata di circa 8000 ettolitri e interessa il territorio del Comune di Diano. Con quest’ultimo riconoscimento il Piemonte porta a 15 le sue Docg e confermandosi come la regione a più alta concentrazione della denominazione che sta all’apice della piramide qualitativa del vino italiano. E dopo le menzioni geografiche inserite nella modifica della Docg Barolo e Barbaresco, anche per questa denominazione si inseriscono nel disciplinare di produzione le “menzioni geografiche aggiuntive”: le uve per le quali si rivendica la “menzione geografica aggiuntiva” devono essere prodotte esclusivamente da vigneti ricadenti nella zona dalla quale prendono il nome. Le menzioni geografiche del Diano saranno indicate in etichetta come “Sorì” ,dal dialettale “soleggiato”, nome proveniente da un progetto di individuazione delle zone più vocate per la viticoltura, presenti sul territorio del Comune di Diano d’Alba. Lo studio, iniziato nel 1985, trova in questo riconoscimento di una ulteriore definizione della piramide qualitativa che valorizza il legame fra prodotto e territorio.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025