Il Barbaresco di Angelo Gaja, il Barolo di Pio Cesare, l’Amarone della Valpolicella Classico di Bertani, il Chianti Classico Barone Ricasoli di Castello di Brolio, il Tignanello di Marchesi Antinori, il Sassicaia di Tenuta San Guido, il Brunello di Montalcino di Franco Biondi Santi, l’Ornellaia di Tenuta dell’Ornellaia, il Santa Cecilia di Planeta, il Taurasi Radici Riserva di Mastroberardino: ecco i 10 vini che “definiscono” il vino italiano nel mondo, scelti da Wine Enthusiast per festeggiare i 30 dell’istituzione della Docg, Denominazione Origine Controllata e Garantita, che, scrive nel numero di Aprile della rivista la corrispondente dall’Italia Monica Larner, “celebra la reputazione guadagnata dall’Italia come produttore di bottiglie di qualità che competono con i migliori vini di Bordeaux, della California e del mondo”. E una menzione speciale è riservata da Wine Enthusiast ad altri 5 vini che, insieme alle 10 icone, hanno contribuito di più a costruire l’identità del vino italiano nei consumatori americani: il Pinot Grigio di Santa Margherita, il Soave di Bolla, il Prosecco di Mionetto, il Lambrusco di Cantine Riunite e il Chianti di Ruffino.
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