Cresce la quota di immigrati nelle cooperative agricole e agroalimentari: nel 2009, gli occupati provenienti da Paesi extra Ue hanno raggiunto un totale di 8.297, pari al 13,6% del totale della forza lavoro. Nel solo comparto vitivinicolo, gli immigrati extra Ue sono il 10% degli occupati del settore. Emerge da una ricerca condotta da Confcooperative sulle 423 cantine. “Si tratta di una manodopera specializzata e non stagionale - si legge in una nota - che lavora stabilmente all’interno delle cooperative. Tra i profili professionali più diffusi: cantinieri, magazzinieri e addetti all’imbottigliamento, ma molti immigrati sono anche impiegati nell’area amministrativa, commerciale ed export. Le piccole e medie imprese sono sempre più spesso il luogo d’integrazione della manodopera immigrata imprese che diventano così di fatto luogo di prima cittadinanza e di educazione sociale, che insegnano a quanti arrivano da oltre frontiera che cos’è il nostro Paese, quali sono le abitudini, i costumi, le usanze e la lingua”.
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