Chissà come la prenderanno i francesi, che già avevano dovuto digerire una sorta di “tradimento” enoico, argomento sacro per i transalpini, da parte di uno dei loro simboli nazionali, Gerard Depardieu. Grande appassionato di vini e sapori italiani, l’attore aveva già confessato di sognare un vigneto in terra italica, e in particolare in Friuli Venezia Giulia, Regione di cui è stato testimonial a Vinitaly e letteralmente innamorato “dell’energia che c’è in Friuli e nella sua gente, un “miracolo d’Italia”, una piccola grande regione: piccola per le dimensioni e grande per gli uomini che la abitano e i prodotti che offre”. Ora il francese dal cuore italiano rincara la dose, “rinnegando” la versione moderna del suo primo amore, di cui furono inventori i francesissimi fratelli Lumiere: il cinema. “Meglio produrre vino”, avrebbe detto al settimanale austriaco “Profil”, scagliandosi contro “le animazioni in 3D, effetti speciali su computer ... tutto meno che storie”, e contro l’attrice Juliet Binoche, amatissima in Francia. Chissà, magari tutto si risolverà con un brindisi rappacificatore italo-francese, con un calice di Friulano e uno di Château de Tigné, tenuta dell’attore-vigneron nella Loira.
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