Sarà un viaggio tra le vecchie varietà di mele coltivate un tempo in Trentino e i nuovi incroci selezionati con pazienza e cura in dieci anni di attività di miglioramento genetico. Mele che un giorno, forse non troppo lontano, potranno essere commercializzate e finire sulle nostre tavole. Sabato 9 e domenica 10 ottobre, a Casez, in valle di Non, nell’ambito della sesta edizione di “Pomaria”, l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige (www.iasma.it) sarà presente con una mostra tra la frutticoltura del passato e quella del futuro.
Le varietà storiche sono custodite in una collezione che si trova a Maso Part, in località Rupe di Mezzolombardo, dove si “valutano” anche le nuove mele costituite a livello mondiale. E poi ci sono le varietà attualmente coltivate in Trentino provenienti dall’azienda agricola di Maso Maiano e le selezioni più promettenti prodotte dal programma di miglioramento genetico: le mele, per così dire, del futuro. Per queste e per tutte quelle che saranno selezionate nei prossimi anni un grande impulso arriverà col recente sequenziamento del genoma del melo che velocizzerà e potenzierà le attività di incrocio. Alla manifestazione saranno presenti, accanto ai ricercatori, anche i consulenti frutticoli di zona e gli studenti che proporranno succo di mela realizzato nell’ambito delle esercitazioni pratiche.
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