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“60 ANNI DALLA RIFORMA FONDIARIA”: UN INCONTRO PROMOSSO DALL’ISTITUTO “ALCIDE CERVI” E DALLA CIA (ROMA, 11-12 NOVEMBRE) PER RIPERCORRERE IL CONTESTO STORICO/AGRARIO, POLITICO E SOCIALE DEGLI ANNI ’50, CON DOCUMENTARI, TESTIMONIANZE E INTERVISTE

Un viaggio negli anni ’50, agli albori della riforma fondiaria, partendo dal contesto storico, politico e sociale di quegli anni per rivisitarlo e interpretarlo criticamente alla luce dei nuovi contributi che in questi anni hanno arricchito il dibattito culturale. Al centro, alcune delle realtà agricole più significative dell’Italia di quegli anni - dal Delta padano alla Maremma, dalla Sicilia alla Puglia - e una riflessione sul decorso problematico dell’agricoltura e del suo territorio, a 60 anni dalle leggi di riforma, con la questione fondiaria in primo piano e le trasformazioni economiche e sociali subite dalla campagna. L’11 e il 12 novembre al Palazzo Marini della Camera dei Deputati a Roma, è di scena “60 anni dalla riforma fondiaria”, convegno nazionale promosso dall’Istituto “Alcide Cervi” e dalla Cia - Confederazione Italiana Agricoltori (info: www.fratellicervi.it).
In occasione del convegno, sarà proiettata un’intervista del 1960 dagli archivi Rai al giornalista Emilio Sereni e il documentario “La voce dei protagonisti”, girato in alcune delle terre della riforma (Ravenna, Grosseto, Gravina e Cerignola in Puglia), con interviste ad attori e fruitori delle leggi di Riforma. A distanza di tempo essi ripercorreranno la loro personale vicenda con a sfondo le decisioni politiche ed economiche nazionali: testimonianze vive e dirette di come l’agricoltura sviluppatasi in questi territori ha retto alle grandi trasformazioni intervenute nel settore.
Alla prima sessione del convegno dedicata a “Il contesto storico e politico delle leggi di riforma” (11 novembre), interverranno tra gli altri, Mario Pacelli dell’Università La Sapienza di Roma (“Il contesto storico politico”), Giacomina Nenci dell’Università di Perugia (“Il dibattito politico e sociale”), Emanuele Bernardi dell’Università La Sapienza di Roma (“La riforma agraria nel contesto internazionale del secondo dopoguerra”) e Fabrizio Nunnari dell’Università La Sapienza di Roma (“La riforma fondiaria nella stampa straniera”). Alla seconda sessione, invece, dal titolo “Situazione locali e l’idea del territorio nella Riforma” (11 novembre), ci saranno gli interventi di Graziella Sibra del Politecnico di Milano (“Il caso del Delta padano”), Francesco Di Bartolo dell’Università di Palermo (“La riforma fondiaria in Sicilia”), Raffaele De Leo dell’Università di Bari (“Dalla riforma agraria alle politiche di sviluppo. Note sull’esperienza in Puglia, Lucania e Molise”) e di Valentina Iacoponi dell’Università La Sapienza di Roma (“Riforma fondiaria e paesaggio prima e dopo. Il caso della Maremma laziale”).
La sessione n. 3, infine, sarà dedicata a “L’agricoltura italiana a 60 anni dalle leggi di riforma” (12 novembre) e vedrà, tra gli altri gli interventi di Michele De Benedictis dell’Associazione Rossi Doria (“Agricoltura e territorio nell’ultimo sessantennio. Un decorso problematico”), Corrado Barberis, presidente Insor (“Le trasformazioni nelle campagne della seconda metà del Novecento”), Andrea Povellato dell’Inea (“La questioni fondiaria oggi. Il problema della mobilità”), Paola Colaneri dell’Università di Macerata, e Paolo Surace, coordinatore del Comitato Scientifico della Cia (“La legislazione a favore della piccola proprietà contadina”). A tirare le conclusioni, Piero Bevilacqua dell’Università La Sapienza di Roma.

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