Miami e la Florida si scopre la porta d’accesso privilegiata per il mercato degli Stati meridionali degli Usa e per tutto il mercato centro e sudamericano: se il trend degli ultimi 10 anni, ha visto una crescita costante dei consumi di vino negli Stati Uniti, sicuramente lo Stato in cui si registra la più alta domanda di vini d’importazione è proprio la Florida. Un dato che nasce dalla presenza di fasce importanti di consumatori , quali i cosiddetti “millennials” (di età compresa tra i 21 e i 30 anni), “X Generation” (tra i 31 e 40 anni) e i “Boomers” (tra i 41 e i 60 anni) che insieme rappresentano oltre il 70 % dei consumatori del settore, ma anche grazie ad una forte industria dell’ospitalità che con oltre 57 miliardi di dollari di fatturato e circa 900.000 addetti, rappresenta da sola il 20% dell'economia dello stato. Si spiega così perché tanti gruppi leader del food & beverage e dei servizi turistici hanno scelto di avere qui il proprio quartier generale: dalla Burger King alla compagnia Carnival Corporation, dalla Royal Caribbean Cruises alla Southern Wine & Spirits, colosso della distribuzione di vini e prodotti alcolici. Ecco le basi dell’appuntamento, dal 24 al 27 febbraio, a Miami, il “South Beach Wine and Food Festival”, organizzato da Ieem, il ramo operativo americano di Iem, con il patrocinio del Ministero per le Politiche Agricole. A garantire l’eccellenza qualitativa delle produzioni dello Stivale ci saranno i grandi nomi dell’agroalimentare: dal Consorzio Grana Padano ai Grandi Marchi del vino (Antinori, Biondi Santi, Jermann, Lungarotti, Mastroberardino, Pio Cesare, Rivera, Tasca d’Almerita, Umani Ronchi) ad altre aziende vinicole italiane distribuite negli Usa dalla Southern Wines.
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