No alla liberalizzazione dei diritti d’impianto che l’Europa avrebbe intenzione di introdurre dal 2015, con “la consapevolezza che “il vino italiano è un capitale e una punta diamante del nostro sistema agroalimentare”, e guerra agli Ogm “non per una semplice questione scientifica, ma per difendere il mercato italiano, che non può difendersi dalla concorrenza sleale di alcuni Paesi”. Così il neo Ministro delle Politiche Agricole, Saverio Romano, a Vinitaly, oggi, a Verona.
Il ministro ha sottolineato anche che il mondo del vino “deve guardare alla crisi, destinata a passare, come una possibilità di allargamento della propria clientela” e che, nonostante il momento “l’export è cresciuto mentre è diminuito del 3% il consumo interno” e “che - ha aggiunto - serve una stratega per limitare questo calo”. A fianco del Ministro il sindaco di Verona Flavio Tosi, il Governatore del Veneto Luca Zaia, il Ministro ai Beni Culturali Giancarlo Galan e il presidente di Verofiere Ettore Riello.
Ormai il Vinitaly è diventata “la prima fiera al mondo del comparto vitivinicolo - ha aggiunto Riello - e, per il 2012, per Vinitaly World Tour, organizzeremo un’edizione speciale per il Giappone”.
Galan, ex ministro all’Agricoltura e favorevole alla ricerca sugli Ogm, ha polemizzato con il Ministro attuale Saverio Romano che “ha scelto di fare da portavoce alla Coldiretti, con la sua posizione sugli Ogm”.
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