“Il mercato americano sta facendo grandi cose con il vino italiano, si sta riprendendo estremamente bene dalla crisi economica, stiamo registrando grandi crescite sul mercato, i vini italiani hanno una grande capacità di recupero”. È entusiasta Marc D. Taub, presidente di Palm Bay, tra i principali player del vino in Usa, e grande importatore di etichette italiane negli States (dalle toscane Rocca delle Macie, Tenuta Col d’Orcia, Mazzei & Fonterutoli & Belguardo alla trentine Cavit e Ferrari; dalla campana Feudi di San Gregorio e Dubl alla sarda Sella & Mosca; alle siciliane Planeta, Mandrarossa e Zisola).
“Quando si viene in Italia - spiega a www.winenews.tv - c’è il più grande e diversificato panorama di vini del pianeta, con tante varietà autoctone da ogni Regione. Registriamo grandi crescite su tutta la linea, dalla nostra ultima acquisizione, Fontanafredda, a tutti i nostri vini del Piemonte con i quali stiamo facendo molto bene dopo un periodo leggermente difficile per la recessione economica. Ma l’amore per i Barolo e i vini da Nebbiolo in America è fantastico, e nel canale on-premis stanno andando davvero molto bene. Per il resto del Paese, il Pinot Grigio continua a guidare il trend di tutti i vini italiani, in termini di crescita complessiva e di volume di casse, seguito dal Pinot Noir, e anche il Moscato sta vivendo un momento particolarmente propizio, come nuova varietà che sta arrivando dall’Italia negli Stati Uniti. Il Moscato negli States c’è sempre stato, un po’ da tutto il mondo: ma quello italiano è tradizionale e porta dei profili caratteristici che sono quelli che i consumatori stanno cercando. Guardando al resto d’Italia, ci sono grandi possibilità di crescita per il Sud con diversi vitigni, come Falanghina, Greco di Tufo e Aglianico dalla Campania. E poi la Sicilia: c’è un grande interesse per i vini tradizionali che arrivano dall’Isola, anche grazie alla cantina Planeta che ha fatto un grande lavoro per mostrare tutto il territorio siciliano e i suoi elementi chiave, dalle cose tradizionali con cui hanno cominciato, come lo Chardonnay, fino ai nuovi vini come il Carricante dall’Etna. Vediamo una straordinaria crescita complessiva, e grandi potenziali. Si annuncia un altro grande anno per il vino italiano in America”.
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