Una bottiglia di “Vino Cortina”, prodotta nel vigneto più alto d’Europa, a 1.300 metri di quota, è la sfida di Federico Menardi e l’enologo Fabrizio Zardini. I due ampezzani d’origine hanno contattato Francesco Anaclerio, direttore del Centro di Ricerca dei Vivai Cooperativi di Rauscedo, in Friuli Venezia Giulia, che collabora con l’Università di Udine. I tecnici del Centro si sono messi al lavoro, è stato individuata un’area, alle pendici del Monte Pomagagnon, e sono state compiute analisi del terreno e si è arato. La superficie di 4.500 metri quadrati è stata messa a disposizione dalle antiche Regole d’Ampezzo, che ne sono proprietarie. La prossima settimana saranno messe a dimora le barbatelle, probabilmente di Chardonnay e/o Traminer. Seguiranno, poi, anni di sperimentazione.
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