I Carabinieri del Nas di Parma hanno bloccato la produzione di 30 tonnellate di Parmigiano Reggiano e denunciato il titolare di un allevamento per irregolarità. I militari, in un’ispezione igienico-sanitaria, nella provincia di Reggio Emilia, in un’azienda di allevamento bovini per la produzione di latte per il Parmigiano-Reggiano, hanno verificato che proveniva da animali estranei alla filiera e che le bovine non avevano osservato il previsto periodo di quattro mesi di “quarantena” prima che il prodotto potesse essere utilizzato. I controlli documentali hanno consentito di individuare 320 tonnellate di latte non idoneo alla produzione inviate a due caseifici in provincia di Reggio Emilia e Mantova ed hanno sequestrato 616 forme (2/3 delle quali presso il caseificio del mantovano, le rimanenti nell’opificio della provincia di Reggio Emilia), rinvenute nelle vasche di salagione, che sarebbero diventate, al termine del periodo di stagionatura, Parmigiano-Reggiano. Il titolare dell’allevamento è stato denunciato in stato di libertà perchè ritenuto responsabile di contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari. Il valore commerciale del formaggio sequestrato è di 350.000 euro.
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