Il segreto per poter gustare appieno i profumi di un buon vino sta in un’equazione matematica. A scoprire tutti i parametri necessari ad un buon roteare dei calici è stato un team di ricercatori del Politecnico di Losanna, che hanno presentato la loro ricetta ad un meeting dell’American Physical Society a Baltimora.
L’atto di roteare il bicchiere non è una fissazione, spiegano gli esperti, ma serve a bagnare le pareti con il vino, che si mescola meglio con l’ossigeno sprigionando tutti i profumi: “contrariamente all’aroma di un pinot perfetto, i fattori fisici in gioco non sono complicati - spiega al sito di Science, Martino Reclari, uno degli autori - il rapporto tra il livello del vino e il diametro del bicchiere, quello tra quest’ultimo e l’ampiezza del giro che si fa fare al bicchiere e il bilancio tra la forza centrifuga impressa al vino e quella di gravità”.
Sulla base di questi tre fattori i ricercatori hanno costruito l’equazione del roteare perfetto, quello cioè più efficace, scoprendo anche che c’è un limite alla forza che si può applicare: ‘‘il Merlot, ad esempio, può sopportare accelerazioni fino al 40% della forza di gravità - spiegano - sopra questo valore l’onda che si forma si spezza e si trasforma in schiuma”.
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