Se in Italia si pensa ad une legge per introdurre il “warning” e nuove tasse sugli alcolici, la questione del consumo e, soprattutto, dell’abuso, si affronta in tutto il mondo, anche per vie insolite. E, così, una ricerca americana della “Dartmouth Medical School”, nel New Hampshire, e pubblicata sul “British Medical Journal”, ha voluto dimostrare che anche il cinema è pericoloso in tal senso. Perché? I film che contengono scene in cui si bevono alcolici, o che solo ne richiamano il consumo, dice lo studio (condotto su 6.500 adolescenti tra 10 e 14 anni) raddoppierebbero la possibilità di iniziare a bere da giovani. Al punto che, dice la ricerca, per il 28% dei ragazzi “l’alcol consumato a profusione è stato il motivo per cui anno iniziato a bere, e per il 20% di loro questo poi è sfociato nel “binge drinking””. “Nei due anni dello studio - affermano i ricercatori - la percentuale di adolescenti che hanno iniziato a bere alcolici è più che raddoppiata passando dall’11% al 25%, mentre chi ha sperimentato il binge drinking è aumentato dal 4% al 13 %. I risultati del lavoro dovrebbero suggerire l'adozione per gli alcolici delle stesse restrizioni approvate per il fumo”. Chissà se di questo passo non vedremo più scene cult come i brindisi a base di Champagne di James Bond, tanto per citare un esempio famoso. Speriamo che almeno sul biglietto del cinema non venga scritto “nuoce gravemente alla salute” ...
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025