Ordinare il panorama vinicolo mondiale, con le sue innumerevoli declinazioni, in una mappa concettuale? Missione difficile, ma non impossibile: l’ha pensata e creata il sito “Wine Folly”, (www.winefolly.com) partendo da un nucleo, il vino, nel suo significato più generico, su cui si innestano le cinque tipologie principali, “rosso”, “bianco”, “rosé”, “frizzante” e “fortificato”. Da ognuna di queste tipologie nasce un’ulteriore suddivisione, che differenzia i vini rossi, bianchi e rosé in termini stilistici, da “secco” a “dolce”, con le dovute sfumature intermedie, mentre i vini frizzanti sono divisi, più semplicemente, tra “bianchi”, “rossi” e “rosé”, ed i fortificati, seguendo uno schema simile, tra “rossi”, “bianchi” e “nocciola”. Al livello successivo, invece, la differenziazione è sul piano dei sapori primari: per i rossi si va dal “pepe nero” di Bardolino e Rhone al “fragola e ciliegia” di Primitivo e Grenache, per i bianchi si passa dall’“agrumato del limone” di Chablis e Pinot Grigio all’“albicocca e pesca” tipico di Gewurtztraminer e Riesling, mentre per i vini frizzanti si va dal “leggero sentore di fragola” dei Rosé Champagne alla “ricca cremosità” dei Franciacorta d’annata. Una suddivisione che non riguarda i rosé, gerarchizzati su un solo livello, e molto poco i vini fortificati, cui questa distinzione viene applicata solo nei vini fortificati che vanno sotto la definizione di “nocciola”, divisa tra “dolci” (Vin Santo e Porto) e “secchi” (Madeira e Marsala). Un groviglio di connessioni, insiemi e sottoinsiemi capaci di tenere insieme, in un’unica rappresentazione grafica, 214 tipologie di vino differenti ...
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