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DAL PIEMONTE ALLA FRANCIACORTA, DAL CHIANTI ALLA SICILIA, PASSANDO PER SARDEGNA E TRENTINO: DOPO TANTO PARLARE LA VENDEMMIA 2013 STA FINALMENTE ENTRANDO NEL VIVO. IN VIAGGIO CON WINENEWS TRA SPERANZE E PRIME IMPRESSIONI NELLE CANTINE D’ITALIA

Dopo tanto parlare, la vendemmia 2013 sta finalmente entrando in diversi territori del Belpaese. Le stime, da prendere come sempre con le pinza, proprio in quanto previsioni, fanno ben sperare, perché l’andamento climatico è stato fin qui perfetto, la sanità delle uve è garantita dalla grande professionalità degli agronomi tra i filari, e da un punto di vista quantitativo si preannuncia un’annata in grande recupero sullo scarso 2012. La posta di WineNews, in questi giorni, e come ogni anno, è stata letteralmente assaltata da mail e comunicati stampa, in cui le aziende raccontano la “propria” vendemmia, le proprie aspettative, le speranze, perché il successo o meno dei prossimi mesi, passa tutto per la prossima manciata di giorni. Noi abbiamo scelto di raccontarvi le più rappresentative, storie dal Nord al Sud, tutte all’insegna dell’ottimismo e ... della scaramanzia. “Se fino a qualche settimana fa c’era ancora qualche dubbio - racconta Rudy Buratti di Castello Banfi (Montalcino) - con un mese di settembre così non c’è che da essere fiduciosi, come testimonia l’inizio di vendemmia dei bianchi”. Sentimento condiviso da Rocca delle Macìe, che ha già qualche dato in più: “in Maremma il Merlot è già stato raccolto - dice Sergio Zingarelli - e le uve sono ancora meglio di quanto ci aspettassimo, trend che, siamo certi, verrà confermato anche nel Chianti”. A Feudi San Gregorio, in Irpinia “la vendemmia è ancora lontanissima - come spiega Antonio Capaldo - ma dai 50 ettari che abbiamo a Manduria sono arrivate uve, sia bianche che rosse, a dir poco perfette”.Una vendemmia d’altri tempi, tempisticamente parlando, anche in Sardegna, da Argiolas, dove “sembra di essere tornati indietro di 10-15 anni - come racconta Valentina Argiolas - abbiamo cominciato il 2 settembre ma molto lentamente”. Stessa lentezza che ha colpito la Franciacorta, dove, dice Mattia Vezzola (Bellavista), “dobbiamo monitorare quotidianamente ogni singolo appezzamento, perché la maturazione non è affatto omogenea, e non vogliamo certo commettere errori con uve così belle”. Nel Trentodoc, Ferrari ha iniziato proprio oggi, “in ritardo, ma con una qualità altissima, anche grazie al progetto di viticoltura salubre e sostenibile di montagna”, si sbilancia Marcello Lunelli. In stand by tutte le tenute dei Marchesi de’ Frescobaldi, ma, come dice il neo presidente Lamberto Frescobaldi, “ci aspettiamo quantità maggiori del 2012, ed uve profumate con buoni Ph, adatti per futuri vini da invecchiamento”. Dalla Sicilia, invece, Firriato è già a metà del lavoro, e Vinzia Novara non stenta a definirla “una vendemmia davvero esaltante, dall’Etna alle Valli del Trapanese e sino all’isola di Favignana”. Qualche preoccupazione in più, nelle Langhe, arriva dalle parole di Gian Piero Romana, enologo di Damilano: “finora non ci sono stati particolari problemi, speriamo solo che le piogge previste per la prossima settimana non siano troppo abbondanti”.

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