Domani è la Giornata Mondiale della Pasta: l’alimento principe della dieta Mediterranea (e simbolo del mangiare italiano), gustoso, ricco di proprietà nutrizionali e amico dell’ambiente, festeggia a Istanbul, in Turchia, con il convegno “Pasta: The Sustainable, Healthy and Delicious Food”. Per l’occasione sono attesi produttori, economisti, nutrizionisti, opinion leader e media di tutto il mondo, per festeggiare un alimento antico e ricco di storia, ormai già presente sulle tavole e nelle consuetudini alimentari di moltissimi Paesi. Ha un “indice di sostenibilità” alto anche per il packaging. Sia in cartone che in film plastico, il confezionamento della pasta permette infatti un recupero al 100% dei materiali d’imballaggio. E l’impronta ecologica di una porzione di pasta di 80 grammi è minima (pari a 1 metro quadrato globale). La pasta può essere anche amica della salute, se cotta al dente migliora sensibilmente il controllo della glicemia nei pazienti diabetici, e può migliorare i livelli di colesterolo nel sangue, e quelli di altri fattori di rischio cardiovascolare. La produzione nazionale di pasta nel 2012 si è mantenuta sostanzialmente stabile, con 3.326.750 tonnellate di prodotto, 0,5% nel 2011, con un valore di oltre 4,6 miliardi di euro, mentre il consumo pro capite si è attestato sui 26 kg.
“I consumi di pasta, in controcorrente con il resto dei consumi alimentari nazionali, sono rimasti stabili, con un +0,5% della produzione, forse anche perché la pasta è un prodotto che ha un rapporto prezzo/prestazione decisamente concorrenziale” afferma il presidente dei pastai di Aidepi (Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane, www.aidepi.it), Riccardo Felicetti.
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