L’olio extra vergine di oliva ha ora la sua carta d’identità per contrastare le contraffazioni del vero “Made in Italy”. A realizzarla l’Unasco, l’associazione delle organizzazioni dei produttori olivicoli, in risposta al problema del falso evidenziato nei giorni scorsi nelle vignette pubblicate dal “New York Times”. Verrà presentata, a Eataly Roma, il 6 febbraio.
“Una risposta alle provocazioni del giornale statunitense - spiega il presidente Unasco, Luigi Canino - precisando che nonostante sia stata varata lo scorso febbraio la legge “Salva olio” con misure di repressione e contrasto alle frodi, a oggi non risulta pienamente applicata per l’inerzia della Pubblica Amministrazione e per l’azione delle lobby industriali”.
La carta di identità funzionerà attraverso il portale www.olitaliano.it inserendo il codice che si trova su ogni bottiglia del Sistema Unasco. Il consumatore, così, potrà ripercorrere a ritroso, dalla tavola al campo, il processo produttivo dell'extravergine, dall’azienda agricola al confezionamento.
“Abbiamo realizzato un sistema di rintracciabilità di filiera secondo la norma Uni En ISO 22005:08 - anticipa Canino - certificata da un ente terzo e, tramite tecnici qualificati, monitoriamo l’applicazione di disciplinari di qualità lungo l’intera filiera olivicola Unasco”.
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