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L’AVANGUARDIA CULINARIA DI FERRAN ADRIÀN, INVENTORE DELLA CUCINA DESTRUTTURATA, RIPARTE DAL NUOVO “ELBULLI1846”. TEMPIO DELL’INNOVAZIONE GASTRONOMICA DA 9 MILIONI DI EURO, CHE VEDRA’ LA LUCE SOLO NEL 2016

Non Solo Vino
Ferran Adrià

A due anni dalla chiusura del celebre “El Bulli”, l’inventore della cucina destrutturata, Ferran Adrià, lancia la sua nuova creatura: “elBulli1846”, il primo centro culinario d’innovazione e sviluppo al mondo, per la promozione della cultura gastronomica e la formazione di alto livello. La cifra sull’insegna si riferisce al numero dei piatti creati nella storia del ristorante “El Bulli”, sulle cui ceneri sorgerà la mecca dell’eccellenza gastronomica, nella Cala Montjoi di Roses, su uno spazio di 4.500 metri quadri, su terreni ceduti dalla Generalitat nel parco naturale di Cap de Creus, nei pressi di Barcellona. 9 milioni di euro l’investimento previsto, interamente a carico della “elBulli Foundation”, la fondazione privata che fa capo ad Adriá. Per settembre è fissata la posa della prima pietra dei lavori, che si prevede saranno completati agli inizi del 2016.
“Quando, il 20 novembre del 2010, abbiamo chiuso “El Bulli” per riflettere sul futuro, nessuno credeva che fosse necessario per non fossilizzarci. Noi abbiamo fatto avanguardia. E l’avanguardia ha una data di scadenza. Dovevamo creare un concetto di futuro. E spero che “elBulli1846” durerà da qui a 100 anni”, ha detto lo chef catalano nel presentare a Barcellona il suo nuovo progetto. Un centro di divulgazione ed esplorazione della creatività culinaria, con una squadra di 30 creatori fra i migliori al mondo che, nelle intenzioni del patron sperimenteranno durante 8 mesi diversi codici gastronomici. Sarà sede di esposizioni e lezioni magistrali. E tornerà a essere ristorante, ma - come ha assicurato Ferran Adriá, “si proporranno cene solo durante un mese l’anno”. “Il 50% dei posti saranno gratuiti e assegnati mediante un sorteggio su internet, e l’altro 50% servirà per raccogliere fondi per il mantenimento del centro”, ha assicurato lo chef. Nelle previsioni, anche sette od otto cene più sperimentali, alle quali non è ancora dato sapere come saranno selezionati i commensali. Quello che è certo, è che il centro dovrebbe cominciare a lavorare a regime già dal 2016.
Il Governo catalano si è impegnato a varare entro giugno una legge su misura, per dichiarare “elBulli1846” bene di interesse pubblico e ridurre l’iter burocratico per i cambiamenti del piano urbanistico e territoriale del parco naturale di Cap de Creus. Il complesso, progettato dall’architetto Enric-Ruiz-Geli, è quello di una grande cava, con una passerella alla collina del promontorio, a energia eolica e fotovoltaica, che approfitterà della ventilazione naturale in estate e dell’energia geodetica per riscaldare lo spazio in inverno, sull’esempio del MoMa di New York. L’esistente dislivello di 15 metri del terreno farà sì che la gran parte delle installazioni sarà interrata, integrata attraverso un sistema di muri di pietra fra gli alberi e nell’ambiente rurale circostante, tipico della regione dell’Empordá.

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