Tanto vino, ma anche tartufo, legno, e non solo: la Toscana dell’agricoltura punta anche sulla ricerca scientifica per valorizzare le sue eccellenze agroalimentari: 11 i progetti delle Università ed Enti di ricerca finanziati dalla Regione, con oltre 1 milione di euro, nel settore agricolo, agro-alimentare e il settore ittico. A partire da una delle voci più importanti dell’economia regionale, quella del vino.
Come “Winefinger”, (112.500 euro di finanziamento concedibile su 150.000 di costo del progetto) dell’Università di Siena Dipartimento Scienze della Vita, dell’Università di Firenze Dipartimento Gestione dei Sistemi Agrari, Alimentari e Forestali e dell’Università di Pisa Dipartimento Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali, che si basa sulla possibilità di “leggere” il Dna di vite ancora presente nei vini, e quindi risalire al vitigno d’origine dei vini monovarietali e prevede la caratterizzazione genetica e biochimica di un territorio e di un vino toscano d’eccellenza come il Brunello di Montalcino, utilizzando un metodo multidisciplinare che vuole porsi come modello di tracciabilità applicabile anche ad altre regioni caratterizzate dalla produzione di vini monovarietali di qualità. O anche “Smartvino” (113.250 euro su 151.000 di costo), dell’Università di Firenze, in collaborazione con Micc - Centro per la comunicazione e integrazione dei media. Tra i progetti che si sono aggiudicati i finanziamenti per il settore Agrifood 2012-2015, anche il “Tracs” promosso dall’Università di Firenze Dipartimento Ingegneria Industriale, Dipartimento Chirurgia e Medicina Traslazionale e Dipartimento Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente; al progetto “Toscolata” promosso dal Cnr -Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree, dal Sssup - Isv, Università di Pisa Dipartimento di Patologia Chirurgica, Medica, Molecolare e dell’Area Critica e dall’Università di Siena, Dipartimento di Scienze della Vita. Ad aggiudicarsi il finanziamento anche “Nutriforoil” dell’Università di Pisa Dipartimento Scienze agrarie, alimentari, agroambientali, Università di Firenze - Cera e dell’Università di Siena Dipartimento Di Biotecnologie, Chimica e Farmacia. Altro progetto finanziato è stato il “Tila” Del Cnr - Istituto di Biometereologia. Finanziato anche il “Pamuf” del Centro di Ricerca Energia e Ambiente soc. cons. arl. Tra i progetti vincenti anche “Fishtrack” dell’Università di Siena - Dipartimento scienze della vita e Cnr - Ise volto alla tracciabilità ed identificazione molecolare di specie ittiche, permetterà attraverso lo studio del Dna la corretta identificazione di esemplari ittici commercializzati sul territorio regionale, per poi passare alla creazione di una banca dati genetica che permetta non solo di determinare la corretta attribuzione della specie ad un esemplare, ma anche la sua origine geografica. Al tartufo bianco toscano è dedicato “Tosco Magnatum Trace” dell’Università di Siena - Dipartimento Scienze della Vita, che permetterà di tracciare dal punto di vista genetico i prodotti, come le salse, contenenti tartufo, analizzando il Dna presente nell’alimento fresco e processato per risalire all’organismo che ha fornito la materia prima, e stabilire la conformità con quanto dichiarato dal produttore. L’ultimo progetto ad essere stato finanziato è l’“Oleaelisir” del Cnr - Istituto per lo Studio degli ecosistemi.
I finanziamenti sono stati promossi conformemente alle politiche della ricerca e dell’innovazione stabilite dal Prs (Piano Regionale di Sviluppo) 2011-2015 e dall’Atto di Indirizzo pluriennale in materia di Ricerca e Innovazione 2011-2015 e dal Praf (Piano Regionale Agricolo Forestale) 2012-2015. Gli interventi regionali settoriali in materia di ricerca e innovazione mirano alla diffusione e al progresso della conoscenza e della ricerca quali fattori fondamentali per il miglioramento della qualità della vita, la qualificazione e la valorizzazione delle competenze umane, l’incremento e la qualificazione dell’occupazione.
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