2 milioni di api uccise ed un’azienda in ginocchio: è il bilancio del blitz che la scorsa notte ha sconvolto “La Mieleria”, azienda apistica, che lavora anche nel settore erboristeria, attrezzature, laboratorio analisi e che produce miele, nel Comune di Orvieto. Lo scenario che il proprietario Sergio D’Agostino si è trovato di fronte ieri mattina, era quello di un atto di vandalismo in piena regola: arnie rovesciate, una bomboletta di insetticida lasciata per terra e un danno economico notevole: tra la produzione andata persa, le arnie distrutte e gli alveari da ricomprare quasi per intero, si arriva a qualche decina di migliaia di euro, per colpa di un gesto che, per ora, non ha né responsabili, né motivazioni apparenti.
“Hanno tagliato la recinzione che circonda il mio terreno - racconta D’Agostino a La Nazione - e per avvelenarle hanno utilizzato un insetticida dei più comuni, quelli che trovi in qualunque ferramenta. Non vado dalle api ogni giorno, ma credo che abbiano agito di notte, perchè la strada è vicina e trafficata, rischiavano di essere visti. C’erano trenta arnie. E sono state tutte scoperchiate. Ogni alveare nel periodo di picco ospita 60.000 api. E ogni arnia ha un costo di 300-350 euro, ma ha un suo valore che va oltre il costo di acquisto, è quello dell’impollinazione e del miele che non ho potuto produrre. E calcolando la produzione minima di miele, 12 quintali, e considerano quello che ha un costo più basso, che è il millefiori, che vendo a 10 euro al chilo, si arriva a decine di migliaia di euro. Per non parlare del fatto che tra un mese avrebbero dato vita a nuovi sciami”.
D’Agostino, come si legge sull’articolo del quotidiano “La Nazione” (a firma Cecilia Morello), ha fondato l’azienda insieme alla moglie agronoma dopo anni passati nella marina militare e mercantile. Poi la passione per il mondo della api ha preso il sopravvento e ha deciso di lanciarsi in questa avventura. Ma non è un apicoltore qualunque. La sua determinazione e l’amore per quello che fa lo hanno portato, dal 2006, a rivestire anche il ruolo di presidente dell’Anai (Associazione nazionale apicoltori italiani). Solidarietà gli è arrivata anche dal Gruppo Miele dell’Aiipa (Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari), con una lettera della vice presidente Silvia Abrosoli.
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