“È semplicemente inaccettabile liberalizzare i domini web .vin e .wine senza garanzie specifiche per le indicazioni geografiche”, come invece vorrebbe fare l’Icann, l’organismo di governance internet a livello mondiale. Senza quelle garanzie “sarebbe preferibile evitare la creazione di questi domini”. Lo afferma il Commissario Europeo all’Agricoltura, Dacian Ciolos, ribadendo che “le indicazioni geografiche sono una delle principali priorità nei negoziati commerciali internazionali dell’Ue. Essi rappresentano - dice - uno strumento fondamentale per tutelare i consumatori e valorizzare gli sforzi dei produttori, non solo in Europa, ma in tutto il mondo”. In gioco c’é infatti la protezione su internet dei vini di qualità dal rischio di frode e sfruttamento improprio delle loro denominazioni. Secondo la proposta dell’Icann invece, tutti coloro che si attribuiscono i nuovi domini .vin e .wine, avrebbero poi il diritto di declinarli in chianti.wine, champagne.vin, porto.wine o altro, anche se le persone fisiche o le società acquirenti non hanno nulla da vedere con chi produce queste eccellenze. “Insieme al collega all’agenda digitale Neelie Kroes - assicura Ciolos - seguo molto da vicino gli sviluppi in corso all’Icann. Perciò, resterò vigile per assicurarmi che si trovi una soluzione rapida e adeguata, che garantisca la protezione dei consumatori e la necessaria tutela legale e giudiziaria degli attori dell’economia mondiale. Questo è fondamentale per la credibilità delle strutture di governance di internet, ma anche per la credibilità a lungo termine di Internet stessa”.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025