Eccellenze in vetrina: il made in Italy riconosciuto nel mondo oggi è protagonista a Milano con il Salone Internazionale del Mobile e a Verona nell’ultima giornata di Vinitaly. Legno-arredo e enogastronomia: due settori di punta del sistema delle imprese italiane e comparti trainanti dell’export non solo in termini di bilancia commerciale ma anche di riconoscibilità e reputazione a livello internazionale. Prodotti che valgono come marchi in sé e che apportano anche un valore aggiunto al made in Italy. E proprio il brand legato all’immagine e alla visibilità di alcuni dei principali prodotti vinicoli tipici italiani vale oltre 11,5 miliardi di euro, secondo una stima dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza. A guidare la classifica, il Chianti, il cui “marchio” vale 1,6 miliardi di euro; un aperitivo con le bollicine del Prosecco ha un valore, in termini di reputazione economica, di 1,2 miliardi di euro; con un Montepulciano d’Abruzzo si assaggia un vino il cui brand si attesta a più di 1,1 miliardi di euro. Nel tour enologico, troviamo poi la Barbera ed il Soave (i cui brand valgono entrambi oltre 1 miliardo di euro). Con un marchio di 700 milioni di euro c’è il Brunello di Montalcino seguito dal Lambrusco (quasi 600 milioni di euro) e dal Franciacorta (578 milioni di euro).
Le stime dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza sono relative al progetto Eri (Economic Reputation Index) a partire da Anholt Brand Index, su dati Registro Imprese, Istat, Istituto Tagliacarne, Federdoc, Ismea, Consorzi di tutela. Il valore del brand dei principali prodotti vinicoli è stato calcolato sulla base di alcuni parametri economici e di immagine, tra i quali i flussi del turismo enogastronomico, il valore dell’export del prodotto, la conoscenza del prodotto stesso all’estero e in Italia, il valore economico della zona di produzione.
Focus - Il valore del brand dei vini italiani (miliardi/milioni di euro)
Chianti: 1.628.663.000
Prosecco Valdobbiadene: 1.230.709.000
Montepulciano d’Abruzzo: 1.112.688.000
Barbera: 1.097.649.000
Soave: 1.066.151.000
Brunello di Montalcino: 688.275.000
Lambrusco: 591.675.000
Franciacorta: 578.180.000
Amarone Valpolicella: 495.977.000
Bardolino: 482.674.000
Marsala: 446.249.000
Barolo: 302.698.000
Oltrepò Pavese: 298.463.000
Castelli Romani: 253.890.000
Barbaresco: 233.697.000
Bonarda dell’Oltrepò Pavese: 201.065.000
Primitivo di Manduria: 193.775.000
Cannonau di Sardegna: 187.157.000
Morellino di Scansano: 162.733.000
Bolgheri Sassicaia: 93.517.000
Sannio Falanghina: 88.841.000
Cirò: 60.628.000
Greco di Tufo: 59.271.000
Grignolino d’Asti: 22.153.000
Sforzato della Valtellina: 9.423.000
Fonte: Stima dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza, relativo al progetto Eri (Economic Reputation Index) a partire da Anholt Brand Index, su dati Registro Imprese, Istat, Istituto Tagliacarne, Federdoc, Ismea, Consorzi di tutela
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