“Sono aumentate del 58% le importazioni in Italia di vino proveniente da Paesi extracomunitari in cisterne per un quantitativo di 72 milioni di chili di cui oltre 45 dagli Stati Uniti, 19 dal Sudafrica e 3 milioni dall’Australia in confezioni superiori ai 2 litri”. Lo dice la Coldiretti sulla base dei dati Istat 2013. “La parte più rilevante delle importazioni di vino arriva in realtà dai Paesi dell’Unione Europea che - continua la Coldiretti - spediscono in Italia ben 155 milioni di chili di vino sfuso da imbottigliare che porta il totale mondiale degli arrivi a 227 milioni di chili, pari al 5% della produzione italiana. Occorre fare chiarezza sulle destinazioni finali di queste produzioni “a chilometro illimitato” e - sottolinea la Coldiretti - rendere quindi pubblici i nomi delle aziende che le importano per consentire ai consumatori piena libertà di scelta. Un quantitativo elevato che viene probabilmente imbottigliato in Italia e che se non vengono garantite la trasparenza e la tracciabilità rischia - conclude la Coldiretti - di fare concorrenza sleale ai produttori nazionali e di ingannare i consumatori”.
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