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300 TONNELLATE DI OLIO SEQUESTRATO, 35 INDAGATI PER I REATI DI FRODE IN COMMERCIO E RICICLAGGIO MERCEOLOGICO E REATI TRIBUTARI PARI A 1,7 MILIONI DI EURO: SONO I NUMERI DELL’OPERAZIONE “FUENTE”, CONDOTTA DA ICQRF E GUARDIA DI FINANZA DI SIENA

300 tonnellate di olio sequestrato, 35 indagati per i reati di frode in commercio e riciclaggio merceologico e reati tributari pari a 1,7 milioni di euro: sono i numeri dell’operazione “Fuente”, condotta dall’Ispettorato Centrale Qualità e Repressione Frodi del Ministero delle Politiche Agricole con la Guardia di Finanza di Siena, con 15 perquisizioni presso importanti aziende e stabilimenti operanti a livello nazionale e internazionale, e un’attività di monitoraggio degli oli in arrivo dall’estero nei principali porti italiani, ha permesso di scoprire l’introduzione sul territorio nazionale di oli cosiddetti “deodorati”, materia prima di scarsa qualità sottoposta a trattamenti industriali di raffinazione e quindi inutilizzabile per l’ottenimento di oli extravergini.
“Il nostro impegno per la tutela della qualità e della sicurezza dell’olio extravergine d’oliva italiano è massimo, come dimostra l’operazione dell’Ispettorato repressione frodi. Siamo primi in Europa per i controlli nel campo dell’agroalimentare, solo nel 2013 sono state fatte più di 130.000 operazioni. Dobbiamo continuare su questa strada per mantenere alto il livello qualitativo dei controlli e potenziarne l’efficacia”, ha commentato il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina.

Focus: il commento di Coldiretti: +300% di sequestri dall’inizio della crisi. Il presidente Moncalvo: “legge salva olio ancora bloccata dalle lobby e dall’inerzia della pubblica amministrazione”

Dall’inizio della crisi quadruplicate le frodi nel settore degli oli e dei grassi con un incremento record del 300% dal 2008 al 2013 del valore dei sequestri di questi prodotti perché adulterati, contraffati o falsificati. A dirlo la Coldiretti. “Nel 2013 - sottolinea l’organizzazione - sulla base della preziosa attività svolta dai carabinieri dei Nas sono stati effettuati sequestri nel settore degli oli e grassi per 8,4 milioni di euro con 125 segnalate all’autorità giudiziaria e ben 502 segnalate all’autorità amministrativa, a fronte di 39.308 controlli che hanno consentito di individuare ben 13255 non conformità. In altre parole - precisa la Coldiretti - illegalità sono state individuare in un controllo su tre. Le truffe a danno del vero olio italiano sono addirittura diventate fumetti illustrati sul New York Times con il titolo “Il suicidio dell’olio italiano”. Il racconto del New York Times - sottolinea la Coldiretti - riporta una realtà, purtroppo già nota e denunciata, di numerose frodi e contraffazioni come quella scoperta dalla Guardia di Finanza in Toscana che ha permesso di scoprire un vasto fenomeno di frode finalizzato alla commercializzazione di enormi quantitativi di olio extravergine di oliva, di scarsa qualita’ illecitamente ottenuti all’estero, ricollocati sul mercato nazionale attraverso illecite miscelazioni non rilevabili alle analisi ufficiali con l’interesse di numerosi imprenditori italiani operanti il confezionamento e il commercio sul mercato interno ed internazionale. L’escalation dei sequestri non tranquillizza i produttori ma conferma le lacune della normativa vigente in cui si infiltrano i furbetti dell’olio e rende necessario l’impegno da parte del governo a dare attuazione alla legge salva olio attraverso l’approvazione in Parlamento nella discussione in corso sulla legge comunitaria di uno specifico emendamento diretto ad rispondere alle osservazioni dell’Unione Europea - ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo - e a fronte di questi fenomeni sotto il pressing della Coldiretti è stata approvata nel febbraio 2013 la cosiddetta legge “salva olio” che contiene misure di repressione e contrasto alle frodi e di valorizzazione del vero Made in Italy ma ancora oggi la legge è inapplicata per l’inerzia della pubblica amministrazione e per l’azione delle lobby industriali a livello nazionale e comunitario. L’Italia - continua la Coldiretti - è il secondo produttore mondiale di olio di oliva dopo la Spagna con circa 250 milioni di piante su 1,2 milioni di ettari di terreno ma è anche il principale importatore mondiale. Il fatturato del settore è stimato in 2 miliardi di euro con un impiego di manodopera per 50 milioni di giornate lavorative. Le esportazioni italiane di olio di oliva nel 2013 sono state pari a oltre 1,2 miliardi di euro e gli Usa - conclude la Coldiretti - rappresentano il principale mercato extracomunitario”.

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