“Per la copertura del bonus di 80 euro il Governo ricorre a misure che impattano negativamente e i in maniera pesante sulla nostra agricoltura, determinando un aggravio per gli imprenditori agricoli pari ad almeno 400 milioni di euro”. È l’allarme lanciato dal Senatore Dario Stefàno, che punta l’indice contro l’ormai famoso decreto Irpef, quello che, nelle intenzioni del Premier Matteo Renzi, dovrebbe lasciare 80 euro in più al mese nelle buste paga più leggere, aiutando così la ripresa economica.
“Si assiste ad un inasprimento fiscale per l’agricoltura, attraverso la reintroduzione di fatto dell’Imu sui terreni agricoli collinari e montani continua Stefàno - e ad una modifica in peggio del trattamento fiscale per la produzione di energie rinnovabili legate all’agricoltura. Il rischio che si corre è di compromettere definitivamente il già delicato equilibrio economico-finanziario delle nostre imprese. L’aumento della tassazione sui terreni collinari e montani interviene pesantemente sul regime fiscale applicabile nelle aree interne che sono quelle più vulnerabili, caratterizzate da bassi indici di redditività e maggiormente soggette ai fenomeni di abbandono e spopolamento, dove l’agricoltore svolge quell’importante funzione che quasi mai gli viene riconosciuta di manutentore del territorio. Il buon senso suggerirebbe interventi di sostegno all’agricoltura montana e non già di penalizzazione. Anche per il Governo Renzi - conclude Stefàno - l’agricoltura serve a far cassa per assicurare la copertura alle promesse sbandierate: è una guerra tra poveri, si toglie ad alcuni per dare ad altri. Ma non può essere ancora una volta l’agricoltura a pagare”.
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