“Nel progetto di bilancio 2015, presentato oggi dalla Commissione Europea, mancano più di due miliardi di euro, per far fronte ai pagamenti nei tempi previsti per i fondi strutturali destinati allo sviluppo del mondo rurale. Ciò non significa che verranno ridotti gli impegni presi, ma che Bruxelles ha in cassa l’equivalente dell’85% - ossia 11,64 miliardi - dei finanziamenti per pagare le fatture che si stima saranno inviate dagli Stati membri per gli investimenti realizzati nel mondo rurale”. Lo ha sottolineato Roger Waite, portavoce del commissario all’agricoltura Dacian Ciolos, commentando sotto il profilo agricolo la proposta di bilancio per il 2015 approvato dalla Commissione Europea, su cui dovranno pronunciarsi il Consiglio e il Parlamento Ue.
Due le soluzioni possibili: “o Bruxelles ritarda il pagamento delle fatture, o l’autorità di bilancio Ue (Consiglio e Parlamento) approvano un bilancio rettificativo”. Da notare, spiega l’Ansa, che Bruxelles ha già messo sul tavolo la richiesta di modificare il bilancio Ue 2014 con l’aggiunta di 4,7 miliardi per affrontare le carenze di fondi dovuti alla riduzione del quadro finanziario pluriennale Ue 2014-2020, voluto in primo luogo da Londra. La Commissione europea ha comunque già avvertito gli Stati membri che rischiano di avere problemi di flusso di cassa per gli eventuali ritardi sui rimborsi. Diversa la situazione, nella proposta di bilancio 2015, per i pagamenti diretti agli agricoltori e le misure di mercato: Bruxelles infatti stanzia un ammontare di 43,9 miliardi di euro, 125,7 milioni in più sul 2014, per tener conto dell’entrata nel sistema di Bulgaria, Romania e Croazia. Da notare anche, precisa il portavoce, “che sui pagamenti diretti non c’é alcuna differenza tra l’ammontare degli impegni e quello dei pagamenti”.
“Il 2015 é molto importante - ha commentato il Commissario Ciolos - perché rappresenta la prima vera tappa per una distribuzione più equa degli aiuti diretti tra gli Stati”.
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