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Esempio virtuoso di sinergia enoica in Piemonte: tutte le organizzazioni del comparto agricolo (Cia, Coldiretti, Unione Agricoltori, Consorzi e associazioni coordinati da Vignaioli Piemontesi) insieme per controllare cosa succede nei vigneti

A vendemmia sempre più vicina, probabilmente una raccolta non semplice quella dell’annata 2014, arriva dal Piemonte, una delle terre di riferimento del vino made in Italy, un bell’esempio di sinergia enoica: si sta procedendo ai controlli sulle maturazioni delle uve, attraverso un’operazione orchestrata da tutte le organizzazioni del comparto agricolo piemontese, con 300 vigneti “spia”, dove si fanno i prelievi.
L’operazione è coordinata da Vignaioli Piemontesi (www.vignaioli.it), con tutti i Consorzi di tutela del vino del Piemonte (Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Roero; Gavi; Asti docg; Brachetto d’Acqui; Vini d’Asti e Monferrato) e con le tre principali organizzazioni agricole, Coldiretti, Cia, Unione Agricoltori.
Una collaborazione, iniziata nel 1992, con i primi monitoraggi delle uve nelle Langhe ed estesa nel 1997 a tutto il Piemonte. Un’iniziativa con una sua storia, dunque, ma che non perde il suo impatto positivo proprio oggi quando il mondo del vino è ancora impegnato a proclamare l’esigenza di unità, senza però, farlo poi praticamente.
“Si controllano - spiega Daniele Dellavalle, responsabile tecnico della Vignaioli Piemontesi - oltre 300 vigneti “spia”. Ad inizio anno, facciamo una riunione in cui si decidono i vigneti da monitorare e si stabilisce una data d’inizio. Abbiamo iniziato in 5 vigneti precoci e meglio esposti di Moscato d’Asti. Riprenderemo l’11 agosto con le uve Chardonnay e Pinot Nero, e tra i vigneti di Cortese, dove nasce il Gavi”.
I campionamenti continueranno fino a inizio ottobre: dal 18 agosto si prelevano campioni sulle uve bianche (Sauvignon, Arneis, Favorita), dal 1 settembre si comincia con i rossi (Dolcetto, Freisa, Pelaverga, Merlot, Cabernet Sauvignon, Barbera e Nebbiolo). I prelievi vengono fatti dai tecnici della Vignaioli Piemontesi. Le analisi vengono fatte dal Laboratorio Enocontrol, centro analisi e ricerche agroalimentari di Alba.
Difficile, però, fare una previsione di come sarà la vendemmia 2014. Di sicuro non è un anno facile. “Un’annata iniziata con forte anticipo per mancanza del freddo invernale - continua Dellavalle - nei vigneti abbiamo avuto un germogliamento precoce con condizioni climatiche primaverili favorevoli. La fioritura è avvenuta attorno al 20 maggio. Dopo pochi giorni di caldo a metà giugno, è iniziato il brutto tempo. È iniziata l’invaiatura ma a causa delle piogge e delle temperature sotto la media prosegue a rilento. Siamo comunque, avanti almeno di una settimana come il 2009, il 2011 e il 2012”.
“L’invaiatura è già iniziata sui nebbioli - dice Beppe Vivalda della Coldiretti di Cuneo - siamo al 40% sui dolcetti con una decina di giorni di anticipo. Annata piovosa ma precoce. Ricorda un po’ la vendemmia 2008, che alla fine si è risolta in una grande annata. Ci sono state grandinate attorno a Diano d’Alba e Monforte, zona Sant’Anna verso Roddino. In generale, però, i grappoli sono sani. Qualche problema in più lo riscontriamo nei vigneti in fondovalle”.
“Nel Tortonese - racconta Vincenzo Raccone della Cia di Alessandria - la fase fenologica è in anticipo: dal Cortese al Dolcetto, siamo almeno dieci giorni avanti. Dopo le frequenti piogge, si segnalano problemi di peronospora, ma anche oidio e mal dell’esca. Ci sarà meno uva, ma la qualità è buona”.
“Lo sbalzo di temperatura tra notte e giorno ha velocizzato il processo di maturazione - conferma Sandro Menotti della Confagricoltura di Asti - nel Sud Astigiano il Brachetto e il Nebbiolo sonogià avanti nell’invaiatura, anche i grappoli di Barbera sono quelli di un’annata precoce. Se finalmente arriverà un po’ di caldo ad agosto, sarà di sicuro una vendemmia anticipata”.

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