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Con la vendemmia 2014 partita in questi giorni in Italia, non solo forbici e cassette tra i filari: oltre 400 ispettori dell’Icqrf del Ministero delle Politiche Agricole al lavoro, da oggi, in tutto il Belpaese, per garantire una vendemmia “regolare”

Italia
Al via con la vendemmia anche i controlli in vigneti e cantine

Con la vendemmia 2014 partita in questi giorni in Italia, non si iniziano a muovere solo forbici e cassette tra i filari: oltre 400 ispettori dell’Ispettorato Controllo Qualità e Repressione Frodi (Icqrf) del Ministero delle Politiche Agricole saranno al lavoro, da oggi, “sul territorio nazionale nel garantire la regolarità della vendemmia 2014 e salvaguardare l’eccellenza della produzione vitivinicola italiana”. Lo annuncia lo stesso Ministero, guidato da Maurizio Martina.
“L’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari, infatti, ha dato indicazioni a tutti i 29 uffici sul territorio italiano - si legge in una nota - e ai 6 laboratori per i controlli da effettuare nel periodo di campagna vendemmiale riguardo la raccolta e la movimentazione delle uve nonché le operazioni di trasformazione delle stesse e la circolazione dei prodotti e dei sottoprodotti vitivinicoli ottenuti. Particolare attenzione nei controlli, già partiti, è data al monitoraggio dei trasporti delle uve da tavola, per impedire che vengano immesse nel circuito della vinificazione, alla circolazione dei sottoprodotti vitivinicoli (vinacce e fecce in particolare) e delle sostanze zuccherine. Verifiche di giacenza nelle cantine saranno operate diffusamente, insieme agli accertamenti sulle pratiche enologiche svolte in cantina. I controlli sono effettuati sia sulla base di parametri di “rischio” a livello nazionale, sia su parametri sviluppati direttamente sui singoli territori, per mirare al meglio le verifiche e aumentare la loro efficacia a tutela dei produttori in regola e dei consumatori. Nei controlli, l’Icqrf applicherà in tutti i casi previsti lo strumento della diffida, per non penalizzare i produttori per le violazioni formali e sanabili, mentre massima attenzione sarà data alle violazioni in frode della qualità e della sicurezza alimentare”.

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