Il tributo alla storia di vignaiolo va a Emidio Pepe, 82 anni, storico nome del vino d’Abruzzo, che nel 2014 ha vendemmiato per la cinquantunesima volta festeggiando l’evento a Wall Street; il miglior giovane talentuoso è Joska Biondelli, trentenne trasformatosi da manager a Londra a vignaiolo del podere di famiglia in Franciacorta; premiata per il suo coraggio, Elena Fucci che ha deciso di restare in Basilicata tra le sue vigne nonostante la famiglia pensasse di cedere tutto e in un decennio è diventata una delle vignaiole più conosciute al Sud. Ecco i premi speciali e la novità dell’edizione n. 2 di “Vignaioli e vini d’Italia 2015”, la guida enoica del “Corriere della Sera”, a cura del giornalista Luciano Ferraro, capo redattore del Corriere e curatore del blog DiVini, e del celebre sommelier, il “Migliore al mondo” nel 2010, Luca Gardini, che sarà presentata il 23 ottobre alla Sala Buzzati del quotidiano a Milano, in compagnia dei vignerons (in edicola dal 24 ottobre.
“Vignaioli e vini d’Italia 2015” raccoglie la storia ed i volti di “produttori d’eccellenza” di 200 cantine italiane, svelando quello che si nasconde dietro i loro vini, con uno sguardo sui grandi ma anche su una produzione meno conosciuta, quella degli “artigiani della vigna”, che tracciano nuovi percorsi olfattivi cercando di superare “le ovvietà del bicchiere” grazie a una personale ricerca fatta di tradizione ma anche di sperimentazione con vini biologici e biodinamici. Segue la guida del 2013 e recensisce 38 nuovi produttori, con due novità: la descrizione della bottiglia portabandiera di ogni vignaiolo viene sostituita dalla scheda degustativa dell’ultima annata sul mercato, costituendo così una sorta di guida nella guida sugli ultimi vini prodotti; e l’introduzione di tre riconoscimenti ai produttori: alla carriera, al coraggio di chi ha sfidato il proprio destino, e a un giovane talentuoso.
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