A sfatare il tabù che la pasta faccia ingrassare, è nientemeno che Papa Francesco, al quale i medici hanno consigliato di perdere peso per non peggiorare i suoi problemi con la sciatica, ma senza rinunciare alla pasta. Con il plauso dell’Aidepi, l’Associazione delle Industrie Italiane del Dolce e della Pasta, che sottolinea come “pensare che la pasta faccia ingrassare, è sbagliato. Si tratta, al contrario, di un alleato prezioso per perdere peso”. Una posizione condivisa anche dal professore Pietro Antonio Migliaccio, nutrizionista e presidente della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione (Sisa), che alla “dieta della pasta” ha anche dedicato un libro, e che ha elaborato per il Pontefice una dieta dove un piatto di pasta al giorno non manca mai. Che Francesco, grande appassionato di pasta, apprezzerebbe di sicuro: “per il Papa Francesco - spiega Migliaccio - consiglierei tranquillamente una porzione da 80 grammi di pasta al giorno, cucinata al dente e condita con pomodoro, basilico e olio extra vergine d’oliva, o anche in modo diverso. E poi dovrebbe camminare almeno 20 minuti al giorno ...”.
“Bene hanno fatto i medici del Papa a metterlo a dieta per perdere peso lasciando comunque la pasta nel menu - commenta Migliaccio - anche nel caso in cui si debba perdere peso, una dieta a ridotto apporto calorico deve comunque prevedere, nel giusto rapporto, l’introduzione di carboidrati, proteine e grassi. La pasta è un alimento amico della dieta perché è ricca di carboidrati complessi a lento assorbimento e per questo protegge il nostro organismo da picchi glicemici, garantendo invece un quasi immediato e prolungato senso di sazietà”. Per questo, aggiunge il nutrizionista, “la pasta, se consumata nelle giuste quantità, si può mangiare ogni giorno nel contesto di un’alimentazione equilibrata e di un corretto stile di vita. Ma grazie al suo elevato potere saziante, è consigliata anche nelle diete dimagranti. Ho tra l’altro elaborato una dieta di circa 1100 kcal . conclude il professore - da seguire per una settimana al mese che permette un dimagrimento di 1-2 kg fin dalla prima settimana a seconda del peso iniziale che va bene davvero per tutti”.
L’Aidepi aggiunge che, energetica ma leggera, la pasta è facilmente digeribile e amica del cuore. Inoltre è un importante agente antistress, perché favorisce il rilascio della serotonina. Ed è noto che la prima regola del successo di una dieta sta nel non rinunciare al gusto di mangiare e agli alimenti che ci piacciono. E secondo gli ultimi dati Istat del rapporto “Noi Italia”, gli italiani sono i più longevi e magri d’Europa. E siamo anche il Paese in cui c’è il minor tasso di incidenza di malattie cardiovascolari e di obesità. Merito anche di uno stile di vita che comincia a tavola e di cui la pasta (di 26 kg pro capite annui) rappresenta un valore aggiunto irrinunciabile.
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