In Italia 1 persona su 10 soffre di povertà alimentare e non è in grado di permettersi un pasto regolare, di questi 1,3 milioni sono minorenni. Lo ha rilevato la ricerca “Food Poverty Food Bank” presentata a Expo dal Banco Alimentare, secondo la quale il 65% degli Enti convenzionati col Banco ha dichiarato un aumento tra “moderato” e “forte” dei propri assistiti.
Si tratta di persone disoccupate, indebitate e separate o divorziate che chiedono di poter ricevere un pacco alimentare. La principale causa di povertà nel 2014 è stata nell’80% dei casi la perdita del lavoro. “La povertà - rileva Banco Alimentare - sembra una condizione in via di cronicizzazione nel nostro Paese, dove nel 2014 il 47% degli Enti non ha segnalato persone uscite dalla condizione di bisogno, percentuale che sale al 57% nelle aree del sud dove la povertà è quantitativamente più diffusa e più persistente”.
“Questa indagine - ha detto Giancarlo Rovati, Ordinario di Sociologia alla Cattolica di Milano e curatore della ricerca - fotografa due mondi in stretto rapporto tra loro: il mondo di chi soffre i disagi della povertà e il mondo di chi cerca di alleviarli e sconfiggerli”.
“Questi dati rappresentano la portata della sfida - ha dichiarato il Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina -. Per questo abbiamo voluto rafforzare il sostegno agli indigenti, portando a 100mila tonnellate il cibo distribuito quest’anno con il nostro programma di aiuti. E con il Ministero del Lavoro abbiamo stanziato oltre 400 milioni di euro fino al 2020, sfruttando al meglio anche le risorse europee”.
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