Per trovare la pepita delle Langhe, del Roero e del Monferrato ci vuole un fiuto speciale. Come quello del Tabui, il fedele cane da cerca del trifolau, vera istituzione con tanto di Università dei cani da Tartufo, a Roddi, dove i migliori quadrupedi si addestrano per conseguire il diploma nella cerca del tartufo, al quale è dedicata la “Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba”, che torna dal 10 ottobre al 15 novembre ad Alba, all’apice della stagione del pregiato Tartufo piemontese che comincia ufficialmente il 21 di settembre e termina il 31 gennaio.
L’edizione sarà la n. 85, come gli anni compiuti quest’anno da Gualtiero Marchesi, il “fondatore della nuova cucina italiana” che riceverà il “Taglia Tartufi d’oro” (il 9 ottobre). E, come da tradizione, se il Mercato Mondiale del Tuber magnatum Pico è il centro nevralgico della rassegna, con gli oltre 2.000 esemplari che ogni giorno arrivano freschissimi dai boschi del territorio Patrimonio dell’Unesco, ci saranno anche dibattiti, “Foodies Moments” e show cooking con grandi chef e non solo.
Info: www.fieradeltartufo.org
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