Il settore enoico, specie a certi livelli, garantisce un livello di redditività assolutamente rilevante e, se ce ne fosse bisogno, l’ennesima dimostrazione arriva dalla Francia, dove tra i “Paperoni” del Paese in molti hanno interessi importanti nel vino. A partire dal più ricco imprenditore d’Oltralpe, e tra gli uomini più facoltosi del mondo, il patron del gigante del lusso Lvmh Bernard Arnault (proprietario di Hennessy, Moët et Chandon, Château d’Yquem, Dom Perignon e Cheval Blanc, e che, secondo rumors sempre più insistenti, sta guardando con interesse ad alcune tenute nelle grandi denominazioni italiane per espandere il proprio impero) che, secondo la top 500 dei più ricchi di Francia del magazine “Challenges” (www.challenges.fr), vanta una fortuna di 34,6 miliardi di euro. In totale, il 10% dei business man in classifica è legato in qualche mondo del vino e, dietro ad Arnault, c’è Serge Dassault, al n. 5: proprietario di Château Dassault, a Saint-Émilion, è grazie al settore aeronautico che può vantare una fortuna di 17,5 miliardi di euro.
Vengono dal mondo del lusso, invece, i fratelli Wertheimer, proprietari di Chanel, ma anche di Château Rauzan Ségla (Margaux) e Château Canon (Saint-Émilion) che, con 16,6 miliardi di euro, si piazzano alla posizione n. 7. Solo una posizione più in basso, con un patrimonio di 12,7 miliardi di euro, uno degli imprenditori storici di Francia, François-Henri Pinault, proprietario, tra le altre, della prestigiosa casa d’aste Christie’s, ma anche di Château Latour (Pauillac), Araujo (Napa Valley) e tante altre aziende di spessore. L’89enne Pierre Castel, magnate del vino e della birra, si piazza alla posizione n. 11, al fianco di François Perrodo, proprietario di Château Labegorce (Margaux), a quota 7,5 miliardi di euro. Tre posizioni più in basso (n. 14), i fratelli Bouygues, di Château Montrose (Bordeaux, Saint-Estèphe).
Scorrendo la classifica, si arriva a nomi legati da sempre al mondo del vino, a partire da Philippe Sereys de Rothschild, alla posizione n. 87, con un patrimonio familiare di 750 milioni di euro. Frederic Rouzaud, della griffe dello Champagne Louis Roederer, è invece al n. 95, con 700 milioni di euro; Corinne Mentzelopoulos, storica proprietaria del mitico Château Margaux, è alla posizione n. 104, con 630 milioni di euro; due posizioni più giù (n. 106), troviamo la famiglia Faiveley, proprietaria di Domaine Faiveley (Borgogna), a quota 620 milioni di euro. E ancora, alla n. 107 Bernard Magrez, proprietario di Château Pape Clement (Bordeaux, Graves) e di altre aziende enoiche in giro per il mondo (per un patrimonio di 600 milioni di euro); scende di 23 posizioni (alla n. 138) Eric de Rothschild, a capo di Château Lafite Rothschild, con 450 milioni di euro, ed anche il proprietario di Château Angelus (Saint-Émilion), Hubert de Bouard, perde 28 posizioni, piazzandosi alla n. 234, con 280 milioni di euro. Inverte la tendenza, al contrario, Marcel Guigal, a capo dell’omonima azienda della Côtes du Rhône, che sale di 33 posizioni, alla 253, con 250 milioni di euro.
L’unica new entry è ancora più in basso, alla posizione n. 392, con una fortuna di 135 milioni di euro: Henry-Frederic Roch, della famiglia Leroy, che possiede il 25% dell’azienda simbolo di Borgogna, Domaine de la Romanée Conti, oltre alla tenuta di famiglia Prieure Roch (Côte de Nuits).
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