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Il Corpo Forestale, sotto la spada di Damocle di un accorpamento per limitare i costi dello Stato, svolge un’opera fondamentale nella tutela dei marchi di qualità dell’agroalimentare, con una media di 6.400 controlli (2008-2014)

Il Corpo Forestale è sotto la spada di Damocle di un accorpamento con altro istituto, per limitare i costi dello Stato, ma la sua opera resta fondamentale: nel periodo 2008-2014 sono stati in media 6.400 i controlli per la sicurezza del cibo. L’Italia, del resto, è il Paese europeo leader dei prodotti alimentari a denominazione: da sola possiede il 18% del totale delle indicazioni geografiche europee e, per tutelare questo importante patrimonio alimentare ed economico del Paese, il Corpo Forestale svolge una forte azione di contrasto alla contraffazione dei marchi di qualità, anche se, in questo momento, è sotto particolare osservazione nel quadro del progetto governativo di ristrutturazione dei costi statali e “rischia” un accorpamento con un altro istituto, si parla di un assorbimento nell’arma dei Carabinieri.
Prendendo a riferimento il periodo 2008-2014, ogni anno il Corpo Forestale dello Stato effettua in media nel settore agroalimentare 6.400 controlli, accertando nel periodo 130 reati. Tale attività riveste una valenza particolare, soprattutto in considerazione della forza che ha assunto il comparto agroalimentare in questi ultimi dieci anni per il consumatore e per il settore economico nazionale, nonché per gli aspetti sociali, territoriali, paesaggistici, ambientali e culturali del Paese.

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