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La “Soave Preview” chiude la stagione delle Anteprime, Alba ricorda “Langhe Doc”, Napoli Capitale del vino con “Vitignoitalia” ed i rosati protagonisti a Moniga del Garda con “Italia in Rosa”: appuntamenti da non perdere selezionati da WineNews

Pronti, via! Non c’è un attimo di respiro per gli eno appassionati del Belpaese, alle prese con un’agenda fittissima di appuntamenti: da “Soave Preview”, a Monforte d’Alpone, alle celebrazioni per i cinque anni dall’uscita di “Langhe Doc”, ad Alba, da “Vitignoitalia” di scena a Napoli a “Italia in Rosa”, a Moniga del Garda.
Si inizia già oggi, con la “Soave Preview”, di scena anche domani a Monforte d’Alpone, nel Palazzo Vescovile, dove sarà in assaggio la vendemmia 2015 del Soave, ma anche vecchie annate per mostrare la longevita del grande bianco veneto (con una degustazione di 10 annate di Soave e Soave Classico, guidata da Kerin O’Keefe, firma di “Wine Enthusiast” per l’Italia), e dove si parlerà anche di vini vulcanici e, tra tour sul territorio e nelle cantine, anche del progetto “Colline vitate del Soave”, per valorizzare la prima Doc del vino del Belpaese iscritta nel registro del “Paesaggio rurale di interesse storico” (www.ilsoave.com).
Dal 22 al 24 maggio, Napoli diventa la capitale dell’Italia del vino, con l’edizione n. 12 di “Vitignoitalia”, il salone dei vini e dei territori vitivinicoli italiani, con 200 cantine e 1.000 etichette diverse nella cornice di Castel dell’Ovo, tra degustazioni, workshop, convegni e seminari. Un viaggio, calice alla mano, attraversando dalle Alpi alla Sicilia l’intero vigneto Italia, così ricco di sapori, aromi e storie differenti. Nutrito anche il comparto food, con la presenza di alcune grandi eccellenze gastronomiche tricolori, tra le quali spicca il Pastificio Di Martino con il suo “Pasta bar” (www.vitignoitalia.it).
Il 26 maggio Alba celebra i cinque anni dall’uscita di “Langhe Doc. Storie di eretici nell’Italia dei capannoni” (il 10 giugno sarà invece la volta di Mombarcaro, ndr), il documentario che raccontava la trasformazioni del paesaggio delle Langhe e, più in generale, le condizione da malato grave del paesaggio italiano. Una proiezione evento per capire, insieme ai suoi protagonisti, cosa è cambiato nella mentalità degli abitanti e degli amministratori, nella gestione e valorizzazione del paesaggio, nei meccanismi di gestione, tutela e valorizzazione di cibi e vini di qualità, rispondendo alle domande: la nomina Unesco ha avuto un influsso benefico, effettivo, sul territorio delle Langhe? Per dirla in modo provocatorio: ce la siamo meritata, ce la meritiamo? (www.stuffilm.com).
C’è tutto il tempo per organizzarsi, invece, per “Italia in Rosa”, uno degli eventi top dedicati ai vini rosati del Belpaese, con 100 rosé da ogni parte d’Italia, di scena al Castello di Moniga del Garda (Brescia), dal 10 al 12 giugno: non solo degustazioni, ma anche un convegno, interamente focalizzato sul mondo dei rosati, “Il futuro del Rosé: numeri e dimensioni di un mercato in forte espansione”, con l’analisi del mercato di Ismea (www.italiainrosa.it).
Appuntamento storico, la “Mostra Vini del Trentino”, frutto della collaborazione fra Consorzio Vini del Trentino e Cciaa di Trento, ma soprattutto incontro tra consumatori e mondo produttivo trentino, torna oggi, dopo un anno di stop, al Palazzo Roccabruna di Trento (fino al 22 maggio), con l’edizione n. 79, sulla scia di un’annata, la 2015, in cui la raccolta totale di uve è stata di 1.244.000 quintali, la produzione enologica ha toccato i 750.000 ettolitri, di cui 404.000 certificati Doc, e l’imbottigliamento, fra vini Doc e Igt di annate diverse, è stato di 551.000 ettolitri (www.palazzoroccabruna.it).
Dall’utilizzo di ingredienti tipici al rispetto per la storia del prodotto, passando per l’attenzione all’igiene e al rispetto dell’ambiente: ecco i pilastri dello “Streetfood Village”, che animerà Foligno dal 20 al 22 maggio, con più di 30 specialità da tutta Italia e dal mondo, da pane e panelle al lampredotto, dalla paella ai felafel, per far degustare alle migliaia di persone previste i cibi di strada più tradizionali e genuini (www.streetfood.it).
Non solo Soave, i vini vulcanici, con la loro mineralità e la loro eleganza, saranno protagonisti anche di “Vulcanei”, tappa 2016 di Volcanic Wines, di scena il 21 e 22 maggio al Castello del Catajo di Battaglia Terme (Padova), nella cornice del Parco Regionale dei Colli Euganei, con 31 fra i migliori produttori euganei, insieme ai vignaioli degli altri territori vulcanici italiani e, per la prima volta, agli ospiti provenienti da due altre aree vulcaniche europee, il Naturgarten Kaiserstuhl, in Germania, e il Parc naturel régional des Volcans d’Auvergne, in Francia (www.vulcanei.wine).
Recco torna a Festeggiare la sua Focaccia, “fresca” del riconoscimento a Indicazione Geografica Protetta: il 22 maggio la Festa della Focaccia di Recco n. 61, protagonista assoluta nella cittadina ligure, in tutte le sue varianti, bianca, con le cipolle, con il formaggio, in degustazione gratuita nei panifici del paese (www.focacciadirecco.it).
Crescono i consumi di bollicine, e crescono anche le avventure spumantistiche nei territori più disparati del Belpaese. Anche alle pendici dell’Etna, uno dei terroir in ascesa del vino italiano, protagonista dell’edizione n. 2 di “Bollicine dell’Etna”, al Castello Romeo di Randazzo il 23 maggio, con 13 aziende produttrici dell’area etnea, una nicchia pronta a svelarsi al mondo (www.enotecaregionalesiciliana.it).
Quanto influisce il fattore tempo sull’evoluzione di un vino? Tantissimo, spesso e volentieri in bene, specie per quei vini che amano sfidare il tempo, protagonisti di “Vintage - I vini che sfidano il tempo”, un viaggio nella storia grazie a mini-verticali di etichette mitiche, declinate in almeno due annate, una recente e l’altra storica, per un’ immediata “prova del tempo”, da Agripunica ad Allegrini, da Antinori a Baglio di Pianetto, da Bertani a Donnafugata, da Falesco a Ferrari, da Feudi di San Gregorio a Marchesi di Barolo, da Masciarelli a Masi, da Mastroberardino a Planeta, da Santa Sofia e Sella & Mosca, da Tasca d’Almerita a Tenuta San Guido, da San Leonardo a Umani Ronchi, da Velenosi a Zymè e tanti altri, organizzato per il 24 maggio da Civiltà del Bere, tra i magazine di vino e cultura gastronomica più letti d’Italia (www.civiltadelbere.com).
Dal 21 al 29 maggio 85 ristoranti, trattorie e agriturismi in 21 aree protette del Piemonte serviranno ai loro clienti il ‘Menu del parco’, un’iniziativa ideata per la Giornata europea dei parchi (24 maggio) e che fa parte del più ampio progetto della Regione Piemonte ‘Parchi da gustare’ avviato nel 2015, che punta a un’economia sostenibile basata sui legami virtuosi esistenti tra enti parco e imprenditori locali (www.piemonteparchi.it).
384 pagine, 130 ricette e 300 fotografie per raccontare la storia e il legame di Ruffino con il territorio: è “La Toscana di Ruffino”, il libro firmato da Francesco Sorelli, con ricette e foto di Sandra Pilacchi, che la storica azienda del Chianti Classico presenterà, a cena, il 25 magio al Mercato Centrale di Firenze (www.ruffino.com).
La primavera, a Milano, è capace di grandi attrattive, soprattutto grazie a location esclusive e a personaggi pronti a regalare un’emozione sensoriale a 360 gradi attraverso ottimo cibo, vini di prestigio e una musica che la percorra durante il tempo di una cena, come “Emozioni”, la cena/evento di scena il 26 maggio al Nobile Bistro’ de Milan: nei calici, Franciacorta Brut Francesco I Uberti, Gewurztraminer Joseph 2014 Hofstatter, Valpolicella Ripasso 2013 Le Salette e Passito Diamante d’Almerita 2013 Tasca d’Almerita (www.nobilebistro.it ).
Aglianico del Vulture, Grottino di Roccanova, Terre dell’Alta Val d’Agri, Matera Doc: sono loro, i vini lucani, i protagonisti di “Terroir Basilicata”, la prima rassegna sui vini di Basilicata, concepita con lo scopo di raccontare e valorizzare il vino lucano a partire dal suo terroir, inteso sia nell’accezione di ecosistema in cui si sviluppa la vite che di patrimonio storico-archeologico che conserva la memoria di una lunga tradizione viticola (28 maggio, Policoro, Matera). Una Regione in rampa di lancio che, oltre ad aprire le porte ai wine lovers con 100 etichette di 30 cantine diverse, getta le basi del proprio futuro nel convegno “Verso la creazione di vini unici e irripetibili: recupero e valorizzazione dei vitigni tradizionali”.
Nelle colline del Gavi, dal 27 al 29 magio, arriva “Gavi For Arts”, firmato dal Consorzio Tutela Gavi: arte, vino, archeologia, economia, turismo nella terra del grande bianco piemontese, che punta forte sulla cultura come modello di valorizzazione del territorio, associandolo all’arte contemporanea, tra Gavi, Libarna e San Cristoforo. Il Forte che domina Gavi apre le porte a una mostra inedita sulla percezione e la fruizione della terra, mentre il vicino sito archeologico di Libarna propone conversazioni sulle origini del vino e un mercato di cibo di strada con ricette dell’antica Roma, che recuperano il fascino del sito, originario mercato sulla Via Postumia. Inoltre, le filiere della bellezza ricevono il “Premio Gavi la Buona Italia” e si presenta la prima indagine nazionale sui progetti che associano l’arte al vino e al cibo (www.gavi972.it).
Per gli appassionati di vino biologico, biodinamico e naturale, segmento che ha visto crescere le superfici vitate, tra il 2005 ed il 2014, da 30.000 a 70.000 ettari, l’appuntamento è invece per il 28 e 29 maggio ad Asti, con “Vinissage” (www.vinissageasti.it), un viaggio dal Piemonte alla Sardegna con settanta fra i migliori produttori del settore, per conoscere i luoghi dove la natura si sposa con le tradizioni del suo popolo e dove l’amore per le cose semplici si incontra ancora con le eccellenze dei suoi prodotti.
Il 29 maggio, al Monastero di Astino (Bergamo), ci saranno tutti gli chef degli oltre 20 ristoranti stellati della Lombardia orientale, per una “Cena tra le Stelle del Gusto” aperta a tutti che unirà tre grandi eventi: l’apertura ufficiale dell’Anno del Turismo in Lombardia, il lancio in anteprima internazionale del progetto Ea(s)t Lombardy - European Region of Gastronomy 2017 e il 50° anniversario del ristorante Da Vittorio, storico punto di riferimento della gastronomia d’eccellenza della famiglia Cerea, protagonista assoluta della serata (www.visitbergamo.net).
A pochi giorni dalla presentazione ufficiale della nuova annata del Barolo, il 5 giugno torna l’appuntamento con “Il WiMu delle famiglie”, la visita speciale, ideata appositamente per mamme, papà e bambini, al Wine Museum Castello di Barolo: i cinque piani del castello Falletti saranno per l’occasione alla portata dei più piccoli, per scoprire il moderno e avveniristico museo ideato da François Confino in un’esperienza dinamica e interattiva, divertente e curiosa (www.wimubarolo.it).

Focus - Ecco “Soave Preview”, oggi e domani, a Soave
Il Soave, una delle più importanti denominazioni bianchiste d’Italia (oltre 7.000 ettari di vigneto, e più 55 milioni di bottiglie, nel 2014, tra Soave e Soave Classico), si prepara a chiudere il tour delle grandi anteprime dei vini del Belpaese: ecco “Soave Preview”, di scena il 19 a 20 maggio a Monteforte d’Alpone, nel Palazzo Vescovile, firmata dal Consorzio Tutela Vini Soave (www.ilsoave.com), dove per oltre 150 giornalisti attesi da tutto ilmondo sarà in assaggio la vendemmia 2015 del Soave, ma anche vecchie annate per mostrare la longevità del grande bianco veneto (con una degustazione di 10 annate di Soave e Soave Classico guidata da Kerin O’Keefe, firma di “Wine Enthusiast” per l’Italia, il 19 maggio), e dove si parlerà anche di vini vulcanici (il 20 maggio, con “Volcani Wines 2016”, convegno-degustazione con il Master Sommelier John Szabo) e, tra tour sul territorio e nelle cantine, anche del progetto “Colline vitate del Soave”, per valorizzare la prima Doc del vino del Belpaese iscritta nel registro del “Paesaggio rurale di interesse storico”. Evento che, per la prima volta (il 21 e 22 maggio) aprirà le porte anche agli enoappassionati, che potranno assaggiare così l’ultima annata del Soave che, spiega il Consorzio, “presenta un grande equilibrio tra le componenti acide, zuccherine e sapide. Un’annata decisamente più classica rispetto a quella del 2014, caratterizzata da sentori di agrume verde e da una spiccata acidità, e rispetto anche alla 2013, caratterizzata invece da una salinità e da un corpo più vigoroso”.
Ma si parlerà anche di biodiversità, altro tema al centro di “Soave Preview”, grazie agli incoraggianti risultati riscontrati nell’area di produzione del Soave in base al protocollo “Biodiversity Friend” messo appunto nel 2010 dalla World Biodiversity Association.

Focus - “Vitignoitalia”, Napoli diventa Capitale del vino
200 cantine e un totale di 1.000 etichette, 5000 inviti ad operatori ed una selezione di importanti buyer internazionali. Sono questi i numeri grazie ai quali Napoli diventerà, dal 22 al 24 maggio, la capitale dell’Italia del vino. Vitignoitalia (www.vitignoitalia.it), edizione n. 12 del Salone dei Vini e dei Territori Vitivinicoli Italiani, rappresenta per numeri, importanza dei contenuti tecnico-scientifici, vocazione al business, affluenza di pubblico appassionato, attenzione dei media e cura dell’organizzazione, l’evento enoico di riferimento del Centro-Sud. A fare la differenza la location: Castel dell’Ovo, Patrimonio Unesco e da secoli simbolo della città e del Golfo di Napoli. Nell’occasione l’affascinante Castello sul Lungomare si trasformerà in uno splendido “salone atelier” dove andranno in scena degustazioni, workshop, interessanti convegni e seminari. Un viaggio, calice alla mano, attraversando dalle Alpi alla Sicilia l’intero vigneto Italia, così ricco di sapori, aromi e storie differenti. Nutrito anche il comparto food, con la presenza di alcune grandi eccellenze gastronomiche tricolori, tra le quali spicca il Pastificio Di Martino con il suo Pasta Bar. Ad ulteriore dimostrazione dell’importanza che riveste la manifestazione, il supporto dato dalle istituzioni, dall’Assessorato all’Agricoltura e da quello delle Attività Produttive della Regione Campania, da Unioncamere Campania, e con, ovviamente, il patrocinio del Comune di Napoli. Fondamentale il coinvolgimento di Ice - Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, che si è adoperata nel reclutamento di 25 operatori commerciali top list, provenienti da Europa, Nord America, Asia, Africa e Medio Oriente.

Focus - Tutto il rosa del Belpaese a “Italia in Rosa”
Torna la vetrina dei rosè di Moniga del Garda, “Italia in Rosa”, dal 10 al 12 giugno, nell’antico castello trecentesco di Moniga del Garda, la città del Chiaretto, dove la vetrina del “drink pink” è nata e si è consolidata negli anni, diventando un evento di proporzioni ormai internazionali.
“Italia in Rosa 2016 - spiega il presidente Luigi Alberti - sarà allestita anche quest’anno nell’area del castello di Moniga, tipica costruzione difensiva del territorio che risale al periodo tra il XIV e il XV secolo e dove ora è a disposizione una grande area per eventi, recentemente recuperata dall’amministrazione comunale, che offre un panorama di grande suggestione sul lago di Garda”. La formula non cambia: ci sarà anche quest’anno la presenza di oltre 100 vini, con il meglio della produzione in rosa di tutta Italia, dalla Valtènesi al Salento passando per l’Abruzzo (www.italiainrosa.it).

Focus - A cinque anni da “Langhe Doc. Storie di eretici nell’Italia dei capannoni”
Di fronte alla cinepresa, cos’è cambiato in quel paesaggio di Langa raccontato dal film-doc “Langhe Doc. Storie di eretici nell’Italia dei capannoni”, uscito nel 2011 e girato mentre gli ispettori dell’Unesco erano in visita nel territorio e se ne definiva la candidatura, e l’uscita, nel 2014, della nuova pellicola “Barolo Boys” quando è finalmente arrivo l’atteso riconoscimento a Patrimonio dell’Umanità al primo Paesaggio Vitivinicolo di Langhe-Roero e Monferrato? A cinque anni di distanza dalle due produzioni di successo Stuffilm ed assieme ai protagonisti delle pellicole, se ne parla ad Alba (Chiesa di San Giuseppe, 26 maggio), con la proiezione di “Langhe Doc”, per la regia di Paolo Casalis, e realizzato insieme al giornalista Federico Ferrero, e poi a Mombarcaro (10 giugno), valutando se l’Unesco ha avuto un influsso benefico, effettivo, sul territorio delle Langhe. Se, insomma, se lo sono meritato. Alla tavola rotonda di scena ad Alba, si confronteranno, tra gli altri, i tecnici e il gruppo di lavoro che hanno coordinato la candidatura Unesco del territorio, dagli architetti Marina Bonaudo (funzionario della Regione Piemonte, settore Territorio e Paesaggio) ed Osvaldo Ferrero (già dirigente presso la Regione Piemonte e responsabile del settore Attività di Gestione e Valorizzazione del Paesaggio) a Marco Valle, project manager dell’Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l’Innovazione, e Roberto Cerrato, presidente del Centro Studi sul Paesaggio Culturale delle Langhe.

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