Se non sapete cos’è il “menù engineering” è arrivata la vostra occasione per recuperare, soprattutto se siete ristoratori. Esiste, infatti, una scienza dedicata all’arte del menù, una tecnica nata negli Stati Uniti negli anni ’80, per aiutare i ristoranti ad aumentare la loro redditività. Di recente questa professione è sbarcata anche in Italia ed è di questi giorni l’uscita del libro “Brucia il tuo menù”, che spiega come funziona questo approccio, invitando i ristoratori a bruciare i loro menù per farli risorgere dalle loro ceneri. A scriverlo è Lorenzo Ferrari, che da qualche anno ormai aiuta i ristoranti sparsi in tutta la penisola a rivoluzionare le loro carte di vivande e bevande: appassionato di ristoranti, ha imparato il mestiere da Gregg Rapp, l’ingegnere del menù più famoso al mondo.
Il principio alla base dell’ingegneria del menù, è far coincidere le esigenze economiche dei proprietari di ristoranti con la creatività dei cuochi. Spesso invece il menù riflette solo il punto di vista culinario, un elenco di pietanze succulente e perfette che però costano troppo all’azienda o non vanno incontro ai gusti dei clienti.
Il consulente ingegnere si inserisce in questa falla “acquisendo informazioni dalla cucina e dalla proprietà, mediandole, riordinandole e trasformandole in un menù, che abbia come unico obiettivo quello di proporre alla clientela del ristorante piatti, che siano buoni, profittevoli, vendibili e di facile gestione”.
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