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Tradizionalisti di fronte ai formati diversi dalla classica bottiglia, aperti sulle diverse chiusure: ecco i wine lovers britannici raccontati da Wine Intelligence

Aperti, ma non su tutto, pronti alla novità, ma anche conservatori: il wine lover inglese, di fronte a formati e chiusure diverse, mostra tutta la sua complessità, ma offre anche spunti per il mercato del futuro. Innanzitutto, il formato più venduto, e che non mostra alcun segno di cedimento, è la classica bottiglia da 0,75 litri, con gli altri formati che rappresentano ancora percentuali irrisorie sulle vendite complessive. Eppure, come racconta il report di Wine Intelligence “Wine Packaging Formats & Closures in the UK Market 2018”, non tutti i consumatori hanno ben chiaro l’effettivo volume di una bottiglia di vino, consapevolezza ancora minore rispetto agli altri formati, specie tra i più giovani.
Che, però, sono anche i più flessibili: chi ha tra i 18 ed i 24 anni, infatti, di fronte alla possibilità di acquistare vino in bag in box, o in packaging monodose, mostrano un tasso di conversione particolarmente alto. Tra i consumatori più maturi, quelli tra i 35 ed i 44 anni, il formato alternativo più apprezzato è invece la magnum, ossia la bottiglia da 1,5 litri, che permette un affinamento ed una conservazione migliore del vino: da veri amatori.
Il formato che, invece, ha maggiori difficoltà, registrando in generale i feedback peggiori, è la lattina, che registra la minore affinità con il vino, pur mantenendo un certo potenziale, almeno tra i giovani. Infine, le chiusure, l’aspetto che mostra il lato più moderno dei wine lovers britannici: sughero o tappo a vite, l’importante è che il tappo faccia il suo dovere, con lo screw cap che, negli ultimi 5 anni, ha conquistato una folta schiera di consumatori, specie tra i più giovani.
Info: www.wineintelligence.com

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