“Che sia espressione del messaggio di impegno civile contro la criminalità organizzata, rappresentato dall’operato del magistrato Paolo Borsellino e dei cinque agenti della scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina”: ecco quale dovrà essere l’ispirazione per l’etichetta per “Un vino per Borsellino”, il concorso di idee lanciato dall’Associazione Nazionale Magistrati di Marsala in collaborazione con il Comune dove il magistrato ucciso in Via D’Amelio, a Palermo, fu Procuratore della Repubblica dall’autunno 1986 fino ai primi mesi del 1992. Un’etichetta simbolica, per un vino particolare, espressione del riscatto dalle mafie: sarà prodotto con uve di vigneti impiantati su terreni confiscati alla criminalità organizzata.
La nuova edizione del concorso è stata promossa in vista dell’anniversario n. 26 della strage di Via D’Amelio, il 19 luglio 1992, nella quale, per mano di Cosa Nostra, rimasero uccisi il magistrato e gli uomini della sua scorta, poche settimane dopo la strage di Capaci in cui morirono il collega e amico magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre uomini della scorta.
“Con l’Associazione Nazionale Magistrati - ha detto il sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo - collaboriamo da anni nell’organizzazione di iniziative volte a sensibilizzare associazioni e giovani sul tema della legalità. L’etichetta per Borsellino rafforza questo percorso di crescita sociale, dando spazio ad ulteriori sviluppi dell’intesa raggiunta tra le due istituzioni”. Chi vorrà partecipare al concorso ha tempo fino al prossimo 9 luglio per presentare domanda al Comune di Marsala.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024